
L’associazione di volontariato è in tour tra gli stabilimenti con giochi e punti informativi. Il 9 agosto la giornata finale con il contest di castelli di sabbia alla spiaggia libera di Lido.
"E se fossi tu a salvarmi la vita?". È questo interrogativo, stampato anche sulle t shirt di salvataggio donate agli stabilimenti balneari di Viareggio, Torre del Lago e Lido di Camaiore, a essere il filo, rosso così come il sangue che Avis spera di spingere a donare maggior persone possibili, che lega le iniziative dell’associazione dei volontari del sangue. Ed è lo stesso filo che, tra i “bagni“ del litorale viareggino e versiliese, porterà “AvisalMare“, il tour, realizzato da Avis zonale Versilia, che d’inverno gira le scuole del territorio cercando di diffondere il valore della solidarietà, insieme ad Avis Toscana e alle associazioni dei balneari, che, attraverso punti informativi, attività educative e giochi per bambini, che ogni giorno, per 31 tappe, saranno posizionati ed effettuati in uno stabilimento diverso, ha l’obiettivo di promuovere l’importanza della donazione di plasma e sangue.
"Nel periodo estivo si registra spesso un calo nelle donazioni, proprio quando invece ce ne sarebbe più bisogno – afferma Maurizio Rossetti, presidente di Avis zonale Versilia –. È per questo che portiamo il nostro messaggio proprio nei luoghi del tempo libero, proprio al mare, facendosi sentire sul territorio e sensibilizzando, con l’obiettivo di informare e coinvolgere nuovi donatori. Perché donare sangue è un gesto semplice che può salvare vite ogni giorno dell’anno". Un viaggio, che si concluderà il 9 agosto alla spiaggia libera di Lido di Camaiore con il contest di castelli di sabbia “Doni di sabbia“, intrapreso ieri dal bagno Rossella di Isabella Baldi, presidente dell’associazione dei balneari di Marina di Levante, alla presenza dei rappresentanti non solo di Avis Versilia e della consulta giovanile regionale, con Niccol Tomei, ma anche di chi, con il proprio aiuto e il proprio supporto, dai rappresentanti dei balneari a quelli delle istituzioni, lo hanno reso possibile.
"Il sangue non si fabbrica e l’unico atto per fornirlo è la donazione - afferma Anna Graziani, assessora al sociale del Comune di Camaiore - E questo è un vero atto rivoluzionario, anche attraverso l’aspetto ludico di condivisione che permette di imparare e comprendere il valore sociale della coesione e della sensibilità. Come lo è dare una parte di noi perché altri possano vivere meglio". "Quest’iniziativa è un segnale di come il volontariato non vada mai in vacanza, e di un’attenzione a un tema che riguarda tutti - aggiunge il vicesindaco di Viareggio, Valter Alberici - Che c’è di meglio di donare una parte di te stesso a chi ne ha bisogno?".
E significa donare, sì, parte di sé stessi, e del proprio tempo, così come chi, dall’altra parte del tavolo con i colori dell’Avis, mette a disposizione dell’altro, le proprie competenze, sensibilizzando e garantendo una cittadinanza attiva, un servizio, solidale, volontario e altruista. A partire dalle nuove generazioni, catena di montaggio di un futuro in cui è custodita la speranza che, da quelle stesse menti, giovani, attaverso metodi ludici e meno seriosi, con lo sguardo ingenuo e speranzoso della’età, possa arrivare il seme della solidarietà anche ad adulti e famiglie, abbracciando un più ampio spettro di possibili, nuovi, donatori. Anche, e sopratutto, sotto l’ombrellone, e all’ombra del sole estivo. Perché, il volontariato, e la voglia di fare del bene, "non va mai in vacanza".
Gaia Parrini