
Il tiro con la fune è una delle sfide più attese del Palio dei Rioni
‘Stasera che sera’ coi giochi del Palio dei Rioni: prime sfide in campo per atleti junior e senior dei dodici team colorati. Chi chiuderà la prima serata con i vantaggi? Grinta, sport e un pizzico di fortuna: il Tiro alla fune, sfida clou, sarà di certo tra le competizioni più acclamate. Appuntamento alle 21 allo stadio comunale per il fantastico mondo del Palio che ha sfilato sabato scorso in tutta la sua vivacità col il sottofondo dell’inno suonato da Marco Lemmetti, il noto dj Full Blind: gareggiano con le miss elette la Pieve e Casoli, mentre il Capezzano ha dalla sua l’oro della Corrida.
I giochi in lizza sono, per i piccoli, quello del Puzzle e del Cameriere. Ma come funzionano? Gli atleti junior ( dai 6 ai 13 anni) per ogni squadra sono al massimo 21 e insieme ai senjor non devono superare i 48. Per i più grandi stasera i giochi saranno tre: tiro alla fune, gara con il cerchio e corsa con i sacchi. Lo spettacolo vedrà la consueta conduzione di Andrea Montaresi e Giacomo Lucarini, veterani animatori del nostro Palio che hanno presentato la serata del 12 luglio in grande stile. Ogni rione partecipa disputando 6 giochi junior e 13 senior: le corsie e gli spazi delle gare vengono assegnati per sorteggio. Dove punteranno il jolly i vari rioni? Si, perché i punti da ottenere saranno da 12 a 1 a scalare e ognuno potrà giocarsi un jolly su una gara a scelta per raddoppiare il punteggio ottenuto dai giudici.
Il Cameriere è dunque una sorta di staffetta di 5 junior di sesso misto con un vassoio di palline in mano, mentre nel Puzzle invece si dovranno usare 9 cubi di cartone. Per i grandi, incredibile attesa per tirare la fune con scarpe identiche per sventare i trucchi: 7 atleti per squadra di cui almeno 2 donne per 570 chilogrammi di peso totale. Nella Corsa coi sacchi due atleti, uomo e donna, percorrono 60 metri in 3 minuti saltando coi piedi uniti e nella Gara col Cerchio un atleta per rione trasporta per 1.200 metri un cerchio di bicicletta per mezzo di un bastoncino per un massimo di dieci minuti.
Insomma sfide per ogni gusto e stile: il tifo in tribuna sarà come sempre forte, sentito e soprattutto corretto e sportivo.
Isabella Piaceri