
Italiani, giovani, spesso scassinano le macchinette che distribuiscono cibi e bevande. Sono gli autori, già individuati, di furti di monete ai distributori automatici avvenuti all’Ospedale Versilia e al distretto Tabarracci. Davanti c’è la Pineta di Ponente, dove lo spaccio è quotidiano.
Gli autori della ultima irruzione sono stati individuati a tempo di record. Si tratta di persone già conosciute dalle forze dell’ordine per “imprese “ analoghe. Da una prima ricostruzione della ultima irruzione nella struttura sanitaria di via Fratti, i ladri sarebbero entrati dalle porte antincendio: le vie di fuga devono sempre restare apribili, rispetto agli altri ingressi della struttura. "Abbiamo rafforzato la vigilanza– spiega Alessandro Campani, direttore zona distretto Versilia- Un piano preciso che è scattato dopo gli ultimi accessi notturni che si contano sulla punta della dita di una mano. Irruzioni avvenuti nel cuore della notte e finalizzati a scassinare le macchinette distributrici di cibi e bevande, l’ultima volta è stata presa di mira quella del caffè, dalle quali sono stati portati via pochi spiccioli. In un caso i malviventi sono scappati a mani vuote. Non si sono registrati, per fortuna, danneggiamenti di particolare entità, ma l’Azienda e la Zona Distretto Versilia hanno deciso di rafforzare la vigilanza per la struttura. Struttura che fornisce servizi utilizzati quotidianamente da molti cittadini. Dopo i furti sono stati chiamate le forze dell’ordine e sono stati fatti i sopralluoghi. Poi è stata rafforzata la vigilanza".
Sono stati decisi vari inerventi. "Intanto è stato esteso l’orario di servizio delle guardie giurate. Sono stati incrementati i controlli notturni grazie alla disponibilità della polizia municipale, dei carabinieri e della polizia che ringrazio per la collaborazione e la sensibilità. I maggiori controlli sono finalizzati anche a evitare i bivacchi e altre situazioni particolari a rischio. La condizione e la sicurezza dell’immobile vengono monitorate di giorno e di notte. Sono state installate delle telecamere in punti strategici del fabbricato e dell’area che lo circonda", spiega Alessandro Campani. Un piano messo a punto con un lavoro di squadra che non ha tralasciato alcun aspetto.
"E’stato individuato un punto debole da dove le persone potevano passare che si trova nella zona retrostante dell’edificio, zona che sarà oggetto di importanti interventi di adeguamento e di miglioramento con fondi PNRR, e dove sarà allestito il cantiere dei lavori. Cantiere che dovrà essere controllato. Intanto in via temporanea prima dello intervento, per prevenire e scoraggiare le incursioni, sono state bloccate alcune finestre che potevano facilitare l’ingresso nella struttura. In questo modo si rende inaccessibile la area".
In alcuni ospedali, come non pensare alla morte della dottoressa Barbara Capovani a Pisa, si sono verificate aggressioni al personale medico e sanitario. Anche in questo settore l’Asl sta intervenendo per fronteggiare episodi che purtroppo si stanno verificando con maggiore frequenza come raccontano le cronache. "Per fortuna episodi del genere nella nostra zona non si sono ancora verificati e speriamo non accadano. Ma questa circostanza non significa che sottovalutiamo questo fenomeno, al contrario stiamo studiando un progetto con il quale realizzare il cosiddetto allarme a bottone", conclude Alessandro Campani. Vale a dire, un pulsante sempre a portata di mano del personale sanitario per allertare i soccorsi in caso di aggressione.