Operaio morto in cava, lutto cittadino a Carrara e Stazzema

Andrea Figaia è morto, in un incidente sul lavoro, all'interno della cava di marmo Borra Larga a Levigliani, in Alta Versilia

Il luogo dell'incidente mortale

Il luogo dell'incidente mortale

Stazzema (Lucca), 29 ottobre 2020 - A Carrara e a Stazzema è stato proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali di Andrea Figaia, l'operaio di 59 anni morto ieri pomeriggio all'interno della cava di marmo Borra Larga a Levigliani, in Alta Versilia. A deciderlo congiuntamente Francesco De Pasquale, sindaco di Carrara, città dove abitava la vittima, e Maurizio Verona, sindaco di Stazzema, comune dove si trova la cava di marmo dove è avvenuto l'incidente sul lavoro. Ancora da definire, invece, la data dei funerali dell'uomo che sara' decisa una volta che la salma sara' liberata dall'autorita' giudiziaria che sulla morte del cavatore ha aperto una inchiesta. Andrea Figaia è rimasto schiacciato tra una macchina - di quelle che si manovrano tramite un telecomando - e la parete rocciosa, riportando uno schiacciamento addominale purtroppo fatale. 

 

SCIOPERO DEI SINDACATI - Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Lucca e Massa Carrara, per dire “basta alle morti sul lavoro”, hanno proclamato uno sciopero di otto ore per oggi, giovedì 29 ottobre. “Ieri (martedì, ndr) tre operai feriti sul lavoro tra Firenze e provincia, oggi (ieri, ndr) un incidente mortale: è uno stillicidio soprattutto nei nostri settori, anche in Toscana bisogna fare di più per combattere la piaga degli incidenti sul lavoro, così non si può andare avanti, è inaccettabile. Occorre senso di responsabilità da parte delle imprese e occorrono più controlli da parte degli enti preposti. Invitiamo anche le istituzioni e la nuova giunta della Regione Toscana ad affrontare il problema”, dice la segretaria generale di Fillea Cgil Toscana Giulia Bartoli. Aggiunge Alessia Gambassi (segretaria generale Fillea Cgil Lucca), sul lavoratore che ha perso: “Troppi impegni, troppe promesse, troppe parole. Gli operai vogliono lavorare per vivere ma non si può morire di lavoro. Ci stringiamo attorno alla famiglia del lavoratore”.