Tragedia nella cava di marmo, operaio muore schiacciato. Sciopero

E' successo sulle Apuane, nel comune di Stazzema. Inutili i tentativi di rianimazione

Il luogo dell'incidente mortale

Il luogo dell'incidente mortale

Stazzema (Lucca), 28 ottobre 2020 - Incidente mortale, questo pomeriggio, in una cava di marmo sulle Alpi Apuane. L'incidente è accaduto all'interno della cava Borra Larga, nel bacino marmifero del monte Corchia, nel comune di Stazzema.

Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, un operaio 59enne di Avenza è rimasto schiacciato tra una macchina - di quelle che si manovrano tramite un telecomando - e la parete rocciosa, riportando uno schiacciamento addominale purtroppo fatale. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori del 118 Versilia con un'ambulanza e l'automedica di Querceta, ma nonostante i tentativi di rianimarlo, l'operaio è deceduto.

Sono intervenuti anche i vigili del fuoco, i carabinieri, il Soccorso alpino e i tecnici della prevenzione dell'Asl Versilia a cui spetterà il compito di verificare se siano state rispettate tutte le procedure previste per la sicurezza nelle cave di marmo.

SCIOPERO DEI SINDACATI - Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Lucca e Massa Carrara, per dire “basta alle morti sul lavoro”, hanno proclamato uno sciopero di otto ore per giovedì. “Ieri tre operai feriti sul lavoro tra Firenze e provincia, oggi un incidente mortale: è uno stillicidio soprattutto nei nostri settori, anche in Toscana bisogna fare di più per combattere la piaga degli incidenti sul lavoro, così non si può andare avanti, è inaccettabile. Occorre senso di responsabilità da parte delle imprese e occorrono più controlli da parte degli enti preposti. Invitiamo anche le istituzioni e la nuova giunta della Regione Toscana ad affrontare il problema”, dice la segretaria generale di Fillea Cgil Toscana Giulia Bartoli. Aggiunge Alessia Gambassi (segretaria generale Fillea Cgil Lucca), sul lavoratore che ha perso la vita oggi: “Troppi impegni, troppe promesse, troppe parole. Gli operai vogliono lavorare per vivere ma non si può morire di lavoro. Ci stringiamo attorno alla famiglia del lavoratore”.