
Offerta per il Pierotti, il giudice dice no. Necessaria una variazione di bilancio
Non è andato a buon fine il primo tentativo dell’amministrazione comunale di rilevare l’ex laboratorio “Pierotti“, pezzo di storia dell’artigianato pietrasantino incastonato nel triangolo tra l’Aurelia, via Santini e via del Castagno. In vista dell’asta giudiziaria in agenda il 24 maggio il Comune si era fatto avanti approvando in consiglio comunale un’offerta irrevocabile di acquisto di 535mila euro, a fronte del prezzo base di 700mila euro previsto dall’asta, ma il giudice del Tribunale di Prato l’ha respinta definendola "irricevibile" e ha invitato quindi l’ente a formalizzare un’offerta nell’ambito, appunto, dell’asta.
Questo ha costretto l’amministrazione a correre contro il tempo, visto che mancano pochi giorni, mettendo mano al bilancio di previsione triennale 2024-2026 in modo da riequilibrare l’offerta. A questa situazione verrà posto rimedio domani sera alle 20,30 con la convocazione d’urgenza di un consiglio comunale necessario per approvare due passaggi: la variazione aggiuntiva di 195mila euro e la partecipazione all’avviso di vendita dell’ex laboratorio. La manovra consentirà all’amministrazione comunale di poter partecipare all’asta del 24 maggio e di alimentare la speranza di scrivere un nuovo capitolo di storia del “Pierotti“, da destinare ad esempio a sede espositiva.
L’immobile, in disuso da tanto tempo, com’è noto era salito alla ribalta nel novembre 2022 con il crollo di una porzione di muro a ridosso della stradina che collega il terminal bus all’Aurelia, con tanto di danni ad alcune auto parcheggiate. Durante le operazioni di messa in sicurezza, affidate alla “Karpman“, era inoltre tornato alla luce un antico telaio per il taglio del marmo e realizzato oltre un secolo fa, tuttora esposto sulla punta del triangolo, lato mare.
Daniele Masseglia