ENRICO SALVADORI
Cronaca

Noi, i ragazzi di Nando Capecchi. L’omaggio delle star delle risate

Da Pieraccioni a Panariello, fino a Carlo Conti: hanno iniziato tutti con il manager dello spettacolo

Da Pieraccioni a Panariello, fino a Carlo Conti: hanno iniziato tutti con il manager dello spettacolo

Da Pieraccioni a Panariello, fino a Carlo Conti: hanno iniziato tutti con il manager dello spettacolo

Salvadori

Riconoscenza, ricordo, la volontà di non dimenticare mai le origini e la gavetta che si è fatta prima di arrivare al successo. Quella di Carlo Conti, Giorgio Panariello, Leonardo Pieraccioni è la storia di autentiche star che sono partite dalle feste di piazza per poi diventare dei big. Per gran parte di questo percorso sono stati accompagnati da Fernando Capecchi che è stato anche lui protagonista di una bella storia italiana: da venditore di piante a scopritore di talenti e manager di spettacolo famoso in tutta Italia. In un pomeriggio d’estate in Versilia il ricordo è stato tutto per Nando da parte dei suoi ragazzi (erano presenti Conti, Panariello, Walter Santillo ora autore di programmi cult) ma anche le sue ragazze (Francesca Fialdini e Angela Rafanelli) volti successo di una bella televisione che piace alla gente. All’evento di villa Bertelli a Forte dei Marmi si è aggiunto anche Marco Masini che con Capecchi ha avuto un rapporto meno diretto ma che conosceva bene e apprezzava. Gli aneddoti simpatici, i racconti meno frivoli e più intensi, le avventure che fanno parte di un ricordo sempre vivo si sono sprecati.

E’ stato rievocato il Capecchi impresario (come lui amava definirsi) e il Capecchi uomo. Che per coloro che erano presenti è stato anche un secondo padre. Nel mondo della canzone ha lanciato Zucchero, Stefano Sani, Donatella Milani e molti altri, li ha costruiti pezzo per pezzo facendoli crescere con le serate fra la gente, nelle balere di paese, dove impari a disimpegnarti in ogni frangente. Il pubblico ha seguito con attenzione e si è divertito. Perché oltre alle gag che hanno fatto sorridere ha capito che c’era molto di più: il lavoro di un manager che è mancato solo pochi mesi fa ma che in questo mondo dello spettacolo dove tutto è costruito a tavolino non si ritrovava più. Lontano anni luce da quando aveva scovato Carlo Conti come dj al Poggetto di Firenze e lo aveva convinto a vestire i panni del conduttore o da quando incontrò la prima volta Giorgio Panariello a Bussoladomani in Versilia e venne stregato dalle sue imitazioni. Tra il pubblico, in prima fila, c’erano il figlio Silvio Capecchi che porta avanti con successo il lavoro dell’agenzia Vegastar fondata da Fernando e Alberto Mattei che era il presentatore che scelse di diventare un grande ginecologo anche se aveva già condotto Castrocaro e lasciò il posto a Conti.

Hanno sottolineato che l’intuito nel capire che un artista valesse davvero era una qualità innata per Fernando che poi si impegnava allo spasimo per la consacrazione dei suoi artisti. Fu così quando i comici toscani approdarono in Rai dopo aver incantato tutti ad ‘Aria fresca’, fu così quando con Leonardo Pieraccioni convinse Cecchi Gori a realizzare “Il ciclone”, è stato così nel portare Francesca Fialdini alla conduzione di programmi seguitissimi o valorizzare Cristiano Malgioglio come opinionista che tutti si contendono. Un lavoro fatto macinando chilometri, partecipando a riunioni-fiume, intessendo contatti, spronando i suoi artisti a studiare e crescere sempre. “Ora gli artisti si prendono già fatti ma non durano” chiosava Capecchi e aveva ragione. Lui non lo ha mai detto ma era un genio umile che accendeva le stelle e lo faceva perché sapeva del loro valore, non vendendo aria fritta. Pochi mesi dopo che nell’autunno scorso ci ha lasciato Angela Rafanelli, conduttrice di tanti programmi, è diventata assessore alla cultura a Livorno e anche di questo sarebbe andato fiero e avrebbe detto: "I miei artisti hanno una marcia in più".