
Nelle sede dell’associazione «L’Artefice Viola» sono in vendita le magliette e i gadget del progetto creativo e solidale
Dentro ci sono le radici, c’è la presenza del ricordo, e la forza della speranza. Già nel titolo “Viareggio artefice della vita“ si svela tutto il senso dell’ultimo progetto d’arte e solidarietà promosso dall’associazione “L’Artefice Viola“ nata in memoria di Viola Barghetti, studentessa d’arte scomparsa a 18 anni a causa di un osteosarcoma, su impulso della mamma, Simona Lippi, e della sorella, Ginevra Barghetti, realizzato per celebrare Viareggio e per sostenere le ricerca contro i tumori infantili.
L’idea è arrivata sfogliando tra i pensieri lasciati da Viola, negli appunti sui quaderni e nei diari che spuntano, come una carezza, dalla sua camera. Ancora piena di vita, di spunti, di intuizioni, di programmi per il futuro. Tra quelle pagine "Ci ha colpito un grande cuore che Viola aveva disegnato su un foglio quando era poco più che una bambina – racconta la mamma, Simona – che contiene le cose a cui non avrebbe mai voluto rinunciare: oltre alla nostra casa, la famiglia, gli animali... c’è anche Viareggio. La sua città". Da qui l’idea di realizzare un linea di abbigliamento, di accessori e gadget per raccontare questo spicchio di mondo, nella sua stagione d’oro. L’estate. Il ricavato della vendita di ogni singolo pezzo – già in corso nella sede dell’associazione, in via Machiavelli 79 – sarà interamente devoluto alla “Fondazione pisana per la scienza“ e dunque per sostenere la ricerca contro i tumori infantili.
A dare sostanza al progetto creativo è stata la sorella di Viola, Ginevra, studentessa all’Accademia di Belle Arti di Carrara, che ha cercato di trasferire nella china l’essenza di Viareggio. Lo ha fatto con un tratto limpido, quasi liquido, leggero come la brezza di mare e preciso come i ricami del Liberty. I suoi disegni, che mostrano l’eternità della Torre Matilde e la mondanità del Gran Caffè Margherità, che raccontano la vita balneare, con il gabbiano bagnino e la gabbianella bagnante, macchiati dal blu del mare, l’oro del sole, l’azzurro del cielo, il rosa dei tramonti dopo i temporali, sono diventati stampe per magliette, borse, calamite, portachiavi, borracce, quadri, tazze e tazzine... "Una linea pensata per Viareggio e per incorniciare il suo animo generoso – prosegue Simona –, ma soprattutto per proseguire nell’impegno per cui è nata l’associazione". Ovvero dare una possibilità al sogno più grande che Viola custodiva, appuntato su uno dei suoi diari: “Lasciare qualcosa di buono nel mondo“.
Una speranza; che “L’artefice Viola“, progetto dopo progetto, sta contribuendo a costruire.
Martina Del Chicca