FRANCESCA NAVARI
Cronaca

’Nardini’ omaggia gli amici che vincono la disabilità

Michele e Tommaso sono arrivati vetta alle meravigliose cime delle Alpi Apuane a bordo di una e-Joëlette, una speciale carrozzina...

Il gruppo «Sulle ali dell’amicizia» ha ricevuto il Premio Nardini 2025 per aver portato giovani disabili in montagna

Il gruppo «Sulle ali dell’amicizia» ha ricevuto il Premio Nardini 2025 per aver portato giovani disabili in montagna

Michele e Tommaso sono arrivati vetta alle meravigliose cime delle Alpi Apuane a bordo di una e-Joëlette, una speciale carrozzina da escursionismo assistito. E’ lo speciale regalo che ha caratterizzato la 14ª edizione del Premio Nardini, evento patrocinato dal Comune e dedicato alla memoria di Giuseppe Nardini, presidente del Parco delle Alpi Apuane. L’edizione 2025 ha avuto luogo nel suggestivo borgo di Casoli a Camaiore. La famiglia Nardini, promotrice dell’iniziativa insieme alla Contrada Il Ponte e alla sua commissione dedicata, ha scelto quest’anno di assegnare il premio non a un singolo individuo, ma a un gruppo di amici: “Sulle ali dell’amicizia”. Uniti da un legame profondo, hanno compiuto un’impresa dal grande valore umano, spinti da un sentimento autentico: portare Michele e Tommaso in vetta alle meravigliose Alpi Apuane, a bordo di una e-Joëlette, speciale carrozzina da escursionismo assistito.

A loro è stato conferito il Premio Nardini 2025: per la forza di volontà, la determinazione e, soprattutto, per aver dato forma concreta al significato più profondo dell’amicizia. Lungo i sentieri che circondano Casoli è stato possibile vedere in azione le e-Joëlette, che oltre a Michele e Tommaso hanno offerto la stessa emozionante opportunità anche a Giada e Letizia. "Il Premio Nardini è da sempre un momento coinvolgente, ma in questa occasione ha saputo toccare corde ancora più profonde - evidenziano il presidente del consiglio comunale Michele Pellegrini e l’assessore Elisa Galleni – crediamo che Beppe ne sarebbe stato entusiasta perché rendere le montagne accessibili a tutti era nel suo spirito. Speriamo che questa esperienza possa sensibilizzare quante più organizzazioni possibile a dotarsi di questi strumenti. Accessibile non significa, come ha avuto modo dire Michele Corfini, snaturare una montagna o un sentiero solo per rendere più facile il passaggio. Si perderebbe il senso di queste esperienze"