Mummia di inizio Novecento esposta al Museo di anatomia

La salma infantile senza nome è stata ceduta in comodat all’istituzione pisana

Sarà esposta al Museo di Anatomia Patologica di Pisa la mummia di un infante viareggino rinvenuta nel 2000 nel cimitero comunale. Nel corso degli anni, la mummia è stata studiata a più riprese, ma nonostante sia piuttosto recente - il decesso risale all’inizio del ventesimo secolo - non è mai stato possibile identificarla. E in mancanza di nomi migliori, è stata chiamata Viareggio2.

La mummia fu rinvenuta all’inizio del 900 durante un’operazione di estumulazione. Per capire a chi appartenessero i resti, nel corso degli anni sono state eseguite accurate ricerche nei registri cimiteriali dellepoca. Ma senza risultato. Oltre tutto, nessun soggetto ha reclamato vincoli parentali con l’infante deceduto, che ad oggi, visto che nessuno ne ha chiesto la tumulazione, è custodito in un contenitore ligneo nell’ossario del cimitero comunale.

Il reperto è stato studiato a più riprese pure sotto il profilo antropologico e paleopatologico: se ne è occupata l’Università di Pisa subito sopo il ritrovamento; e le ricerche sono ripartite nel 2018 grazie alla divisione di Paleopatologia, anche tramite l’esecuzioni di esami radiognostici. Per garantire la miglior preservazione possibile della mummia infantile, la professoressa Valentina Giuffra che dirige il Museo di Anatomia Patologica dell’Università di Pisa a novembre dello scorso anno ha chiesto al Comune la presa in custodia del reperto: la struttura prenderà in carico l’attività di tutela, conservazione e valorizzazione della mummia. E così, tra poco Viareggio2 saluterà l’ossario del cimitero dove è stata sepolta, per trasferirsi a Pisa dove resterà dieci anni.

Dan.Man.