
I funerali di Mirco Bellone, poliziotto e padre di famiglia morto a soli 48 anni (foto Umicini)
Viareggio, 1 febbraio 2024 – Don Emanuele Rosi, parroco di Santa Rita, ha detto che il nostro passaggio su questo mondo lascia delle tracce. Dev’esser vero, se mezza città si è ritrovata ieri, sul piazzale della chiesa del Campo d’Aviazione, per dire addio un’ultima volta a Mirco Bellone. Poliziotto, amico, padre. Ma soprattutto, un uomo buono, una di quelle personalità per cui l’aiuto del prossimo nasce da una meravigliosa spontaneità. Di questa indole, Bellone aveva fatto un mestiere, mettendosi al servizio della comunità all’interno della grande famiglia della Polizia di Stato.
In centinaia, nel primo pomeriggio, si sono ritrovati per le esequie di Bellone. È arrivata talmente tanta gente che la municipale ha dovuto modificare la viabilità, chiudendo parzialmente via Vera Vassalle. Gli amici di una vita, i compagni di squadra del "Si Gioca Sempre” – ah, il pallone: l’unica cosa che riusciva a trasformare il guascone in un indiavolato... ma solo fino al fischio finale –, i colleghi delle forze dell’ordine. Uomini e donne tutti d’un pezzo, provati dalla perdita di quel ragazzone alto, con gli occhi di ghiaccio mitigati dalla burla sempre pronta, manco l’avesse nascosta nel taschino del giaccone che portava con tanta disinvoltura.
Occhi lucidi su quelle divise stirate di fresco, nasi che tirano su, singhiozzi. Sono arrivati anche i parenti, mamma Rosa e papà Ciro, e la nipote, che ha la forza di strappare a tutti una mezza risata mentre tratteggia quel suo zio che la invitava a fare figli presto, "ché a me hanno fatto venire i capelli bianchi".
Ci sono anche loro, i due bambini di Bellone e della sua compagna Barbara, stretta al fratello di Mirco. La più piccola, guardata a vista dai parenti, compare nella navata centrale coi suoi capelli biondissimi, un piccolo angelo; il maggiore è stretto tra i suoi compagni di squadra, che non lo mollano mai. Le sirene lanciano il loro lamento, mentre il feretro di Mirco Bellone si avvia verso l’ultimo viaggio. Lui non c’è più. Il bene che ha fatto resterà per sempre, tangibile, in una comunità commossa che si stringe attorno ai suoi cari.