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Meno ragazzi al De Sortis, i conti non tornano

Cipriani: "I costi di gestione sono immutati, ma a causa della pandemia dai Comuni non riceviamo più le rette dei semiresidenziali"

A febbraio sarà concluso il restauro conservativo degli infissi dell’istituto De Sortis. La Misericordia, proprietaria della struttura, adesso si trova però un’altra criticità da risolvere: quella di poter ri-ospitare i ragazzi in modalità semi residenziale viste le restrizioni da pandemia. In sostanza attualmente nella comunità a dimensione familiare sono rimasti solo gli 11 residenziali, che significano rette risicate da parte dei Comuni, a fronte di spese immutate di gestione. E a gennaio il presidente dell’Arciconfraternina, Gabriele Cipriani, inconterà i referenti della Regione per trovare una soluzione. Il recupero degli infissi in legno (la Sovrintendenza ha imposto la conservazione della tipologia, escludendo il pvc) è stato possibile con i 135mila euro in parte (70mila) riconosciuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e in parte (65mila) da donazioni private. Inoltre grazie all’iniziativa benefit portata avanti da un gruppo di avvocati, saranno presto consegnati 24 nuovi materassi.

"Purtroppo – dice il presidente Cipriani, affiancato dal vice Riccardo Mirarchi – il covid ha falcidiato le presenze al De Sortis: a causa del pericolo contagi non possiamo ospitare i 10 ragazzi semi residenziali: evidentemente i Comuni hanno avuto altre necessità che non le problematiche dei bambini. Le assistenti sociali lavorano in streaming e non ci è stata data più notizia dei ragazzi, anche se l’istituto può assicurare ogni protocollo. Le rette che ci vengono riconosciute sono adesso commisurate ai soli 11 ospiti presenti, a fronte di costi per personale a pieno regime e delle necessità di manutenzione ordinaria. Andrò in Regione per far caprie questa situazione assurda, per trovare una soluzione condivisa e di buonsenso".

Francesca Navari