"C’è solo una persona con tessera di partito, per cui è una vera lista civica" ha premesso Fontana passando la parola ai singoli candidati di Amo Forte: dallo sportivo alla blogger, dall’insegnante al medico. Come Francesco Ciucci, dentista, che ha ribadito l’importanza di "spalancare le porte del municipio e di introdurre l’educazione civica e sanitaria fin dalle materne perchè diventino stile di vita"; Ilaria Cecconi, biologa, ha rimarcato la necessità di valorizzare "la qualità delle relazioni sociali come quelle che ho respirato nella mia Vaiana". Poi ecco Davide Bramanti, che non si è sottratto al riferimento dei suoi vecchi post pubblicati su facebook e dai toni politicamente ’scorretti’. "Però – lo ha presentato Fontana – invece della ca.... scritta nel 2015 c’è da ricordarsi che è uno dei pochi italiani che ha battuto il campione di tennis Federer". "Infatti mi piacerebbe puntare sullo sport per destagionalizzare – ha detto Bramanti – recuperando anche il Polo". L’ex assessore di Buratti, Emanuele Tommasi, ha rimarcato come "L’associazionismo non debba andare a braccetto con la politica". "Abbiamo un patrimonio di persone che ci danno una mano in campagna elettorale e che non dovremo disperdere". La blogger Iris Tinunin, che durante il lockdown con una campagna social ha raccolto 400mila euro per l’ospedale, ha sostenuto "quanto anche i moderni mezzi possano essere utilizzati per rendere Forte un paese all’avanguardia". Altri voltì nuovi quello dell’imprenditrice Danila Masiello e di Federico Barbini che ha puntato l’attenzione "sulle troppe strutture sportive da potenziare", mentre Nicola Bandoni, capo plesso della Carducci, ha rimarcato la voglia di rilanciare la progettualità nelle scuole. Poi la volta di Daniele Galleni, architetto ("fare un parcheggio è ordinaria amministrazione, non buona amministrazione. Importante è evitare lo spopolamento e riportare il dialogo e il rispetto") e di Raffaele Zamberoni presidente dei pescatori del pontile. L’ex assessore alla scuola Rachele Nardini ha lanciato una frecciata "per il progetto di inglese con insegnanti madrelingua che è stato cancellato", sostenendo come "la delega alla scuola sia in realtà una delega alla famiglia, a cui devono esser garantiti servizi". Marco Balderi, ginecologo al Versilia, ha auspicato che "il Comune diventi una seconda casa per tutti, e non solo luogo gestito da poche persone"
CronacaMedici, imprenditori e blogger "E’ questa la vera lista civica"