Mancano bagnini: "Con quei soldi non si campa"

Ricchetti: "Contratto scaduto e spesso inapplicato. E nel frattempo c’è stata l’inflazione a due cifre" .

Mancano bagnini: "Con quei soldi non si campa"

Mancano bagnini: "Con quei soldi non si campa"

Trovare bagnini per la stagione è sempre più difficile. Anche quest’anno, alle porte dell’estate, "diversi stabilimenti stanno ancora cercando personale", racconta il presidente dei balneari viareggini Tommaso Magnani. Secondo la segretaria della Filcams Cgil Daniela Ricchetti, il mestiere ha perso attrattiva. "Oggi è molto più difficile mantenersi facendo l’assistente bagnanti – spiega –; il contratto collettivo è scaduto nel 2021 e c’è stata un’inflazione a due cifre sui beni di prima necessità".

Ma quanto guadagna un bagnino? Un report del portale Rescue Italia, datato 2022, ci aiuta a scattare una fotografia. Tutti gli importi sono calcolati su un impegno da dieci ore al giorno per sei giorni a settimana. Un bagnino alle prime armi (meno di tre stagioni lavorate), a giugno porta a casa 2.312,36 euro lordi: 1.502,56 di base, ai quali si aggiungono festività (85,41), lavoro domenicale (25,31) e straordinari. A luglio, l’importo sale a 2.253,84 euro, ad agosto si tocca il picco con 2.353,48 e a settembre si torna a scendere, con 2.233,28. Il totale fa 9.152,96. In più, vanno contati tredicesima, quattordicesima, ferie maturate, trattamento di fine rapporto e altri extra, calcolati in 2.987,64 euro. Risultato: 12.140,60 euro lordi a stagione, al netto circa 1.800 in busta al mese. Per un bagnino veterano, con più di tre stagioni, bisogna aggiungere circa mille euro. Ma questo non significa che ogni bagnino prenda 13mila euro (lordi) a stagione. Intanto i bagni si uniscono con un solo bagnino, e i turni si riducono a cinque ore (la sorveglianza dev’essere garantita dalle 9 alle 19) o anche meno, tre ore o tre ore e mezzo nel caso in cui tre stabilimenti decidano di lavorare assieme. Spesso, 4 ore sono pagate in bianco e 4 al nero, e questo incide soprattutto sulle indennità di disoccupazione e sui giorni di riposo non garantiti al personale.

"Il lavoro del bagnino può tornare appetibile a patto che si rivedano i compensi economici – spiega Richetti – e per farlo bisogna adeguare il contratto collettivo. Al momento non ci sono sviluppi, ma qualcosa deve cambiare e alla svelta. Il turismo in questi anni sta portando margini enormi che devono tradursi, per i bagnini e per la collettività tutta, in una situazione di legalità: i giorni di riposo devono essere garantiti e i compensi devono passare dalla contrattazione, senza premi fuori busta. Inoltre, bisogna allungare la stagione per quel che riguarda l’obbligo di sorveglianza, e rivedere il sistema delle isole, nell’ottica, anche, di una maggiore sicurezza per chi frequenta le spiagge e per chi è chiamato a sorvegliarle, con risvolti anche penali".

RedViar