
di Martina Del Chicca
La partita sul Porto è giunta alle battute finali. Entro domani il presidente della Regione Eugenio Giani dovrà presentare un nome per il ruolo di segretario dell’Autorità Portuale, dopo che il Comune ha bocciato la proposta Del Dotto. A nulla pare sia servito l’incontro tra il governatore e il sindaco Giorgio Del Ghingaro, avvenuto un paio di settimane fa. Neppure in quell’occasione sarebbe arrivata l’intesa, col governatore che ha riproposto per il ruolo l’ex sindaco Alessandro Del Dotto (già consulente del presidente per la Costa) e il primo cittadino di Viareggio convinto a portare avanti la candidatura dell’ex ammiraglio Giuseppe Tarzia, che per la Regione, visto il compimento dei 65 anni di età, però è inattuabile. Comunque sia se il nuovo candidato presentato dal presidente Giani dovesse incontrare il gradimento del Comune (nella rosa c’è anche l’architetto Alessandro Rosselli, già segretario fino alla decisione del Tar di annullare la nomina considerata illegittima poiché avvenuta senza il benestare di Viareggio), la Regione procederà al conferimento dell’incarico. Altrimenti il governatore – in base alla nuova normativa regionale – avrà carta bianca e potrà nominare d’imperio il nuovo segretario.
In questo quadro, ancora incerto, interviene Confindustria Toscana attraverso il coordinatore della commissione nautica Giovanni Costantino: "Il porto di Viareggio – sostiene – è bloccato e le imprese soffrono. Servono scelte immediate. Regione e sindaco non trovano l’accordo a danno del territorio. A cui serve un tecnico, anche a termine, ma subito. Sono a rischio centinaia di posti di lavoro". "Le imprese – prosegue la nota – hanno bisogno di spazi in cui operare, di infrastrutture per la viabilità adeguate per consentire il transito dei mezzi anche pesanti". "I Porti – poi – necessitano di fondali adeguati per ospitare importanti navi, spazi dove poterle ormeggiare, banchine per poter effettuare lavori di qualità. Comuni Regioni e Autorità portuali hanno fatto molto, ma non basta, le imprese devono poter crescere". "Abbiamo la necessità – conclude Costantino – di avere nei posti “chiave“ persone di alto profilo, con grande esperienza e alta capacità di indirizzo e controllo delle attività".