
Il primario del reparto di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale Versilia, Luigi Gagliardi
Viareggio, 27 settembre 2018 - Sessantadue anni, nato a Milano, primario di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale Versilia dal 2003, Luigi Gagliardi è stato nominato coordinatore dei direttori delle Pediatrie dell’Azienda USL Toscana Nord-Ovest. Ciò significa che a lui si deve il coordinamento della Pediatrie degli ospedali di tutta l’area vasta, da Massa a Piombino, a Portoferraio, fino a Barga. «Una buona notizia per la Versilia, perché consentirà a Gagliardi di entrare a far parte, ancor più rispetto a quanto gli consenta il suo ruolo attuale, dei meccanismi che regolano le sfere dirigenziali dell’Asl, almeno per quanto riguarda l’aspetto pediatrico», afferma il Gruppo di opinione di via Versilia di Forte dei Marmi, che si complimenta con il primario. Gagliardi appare quasi sorpreso della notizia, seppur soddisfatto: «C’era nell’aria questa possibilità ma sinceramente non sapevo se si sarebbe concretizzata, visto anche che il direttore generale dell’Asl va in pensione tra pochi giorni. Mi pare che questo incarico valorizzi prima di tutto la Pediatria e la Neonatologia dell’ospedale Versilia che sono un modello funzionante: qui abbiamo elevate competenze neonatologiche, un Pronto soccorso pediatrico attivo da anni, insomma un modo di lavorare che con questa nomina riceve un riconoscimento di efficienza».
Si sposterà da un ‘ospedale all’altro dunque o rimarrà stabile al Versilia?
«Devo ancora approfondire il regolamento dell’Azienda, ma manterrò il mio incarico al Versilia, sicuramente dovrò fare qualche riunione in più. Il mio intento sarà semmai quello di omogeneizzare maggiormente i vari reparti di Pediatria dell’aerea vasta, come se fossimo un unico grande reparto con tanti punti di accoglienza».
Lei è un neonatologo riconosciuto anche a livello europeo, che ha contribuito a fondare il network neonatale italiano, una rete di unità di terapie intensive neonatali a cui collaborano circa 80 reparti. Come pensa di agire in questo settore?
«Vorrei incrementare al massimo le sinergie tra le diverse sedi ospedaliere e le diverse componenti professionali, compresi i rapporti indispensabile con gli ostetrici. Sfruttare insomma tutte le capacità dell’Azienda per migliorare e proseguire nell’organizzazione dell’assistenza neonatologica che, ad esempio, al Versilia è già molto valida».
Chiara Sacchetti