L’Istituto Marconi guarda al futuro. Maxi intervento di rifacimento . Nuova sala e laboratori moderni

Oltre 4 milioni di euro da fondi Pnrr per il restyling completo della scuola: l’opera sarà conclusa nel 2026

L’Istituto Marconi guarda al futuro. Maxi intervento di rifacimento . Nuova sala e laboratori moderni

L’Istituto Marconi guarda al futuro. Maxi intervento di rifacimento . Nuova sala e laboratori moderni

Consegnati i lavori per i due cantieri al ‘Marconi’: quello per la nuova sala e quello per i rinnovati laboratori. Possono così prendere il via i due importanti interventi, volti non solo a migliorare la sicurezza, ma anche a proiettare nel futuro l’istituto. I lavori sono stati presentati dal presidente della Provincia, Luca Menesini; dal sindaco Lorenzo Alessandrini; dall’assessore all’istruzione Valentina Mozzoni; dall’architetto Fabrizio Mechini, responsabile per la Provincia dell’edilizia scolastica e dal dirigente dell’Istituto, Lorenzo Isoppo e i rappresentanti delle ditte affidatarie. Non è mancato l’amministratore delegato di Henraux, Paolo Carli, che ha annunciato la disponibilità di ospitare gli studenti del percorso Marmo che potranno così trovare un ambiente completamente a norma, macchinari all’avanguardia e un contesto utile ad accrescere la loro futura professionalità. Un’offerta di accoglienza per i laboratori del settore Meccanica è arrivata anche dalla ditta Giorgini e Maggi, mentre per quanto riguarda l’attività fisica, sarà messo a disposizione il teatrino Delatre, nel centro di Seravezza.

"Il progetto seguito dai tecnici della Provincia – commenta il presidente Menesini – è sicuramente funzionale all’uso, senza scordare di valorizzare anche l’aspetto estetico dell’opera. Si è cercato di guardare al futuro, pianificando una scuola che possa essere avanguardistica per un lungo periodo". "Erano decenni che non si riversava una massa così imponente di finanziamenti sul comune di Seravezza da parte della Provincia - sottolinea il sindaco Alessandrini con l’assessore Mozzoni – abbiamo lavorato molto con la Provincia, per l’individuazione di locali nei quali studenti e docenti troveranno, in questo tempo, tutto il necessario per svolgere in modo soddisfacente le diverse attività didattiche". "Non ci può essere che grande soddisfazione - afferma il dirigente scolastico Isoppo - le sole preoccupazioni riguardano la fase transitoria, quei due anni di lavori nei quali non avremo a disposizione né una palestra né i laboratori dell’Ipsia, per noi fondamentali. L’auspicio è che siano trovate soluzioni alternative".

Nel dettaglio, il progetto che riguarda la creazione di una nuova sala prevede due fasi di ristrutturazione: la riqualificazione della vecchia palestra, all’interno della quale saranno ricavati un nuovo ampio salone da pranzo che consentirà alla scuola anche l’organizzazione di eventi nell’ambito dell’attività didattica, un ‘office’ di sala e nuovi servizi igienici. Sarà, inoltre, ripristinata nella zona ovest un’apertura preesistente, così da collegare la sala da pranzo con le altre parti dell’edificio. I lavori - progettati dall’architetto Valentina Chiocca dello Studio Diffuso di Lammari - avranno una durata di 8 mesi per oltre 400mila euro, provenienti dai fondi europei Pnrr. Invece il progetto per la realizzazione dei nuovi laboratori per il lapideo e la meccanica, è stato curato dall’architetto Marco Arrigoni di Viareggio. Avranno sede al piano terra dell’edificio oggetto di ristrutturazione, mentre quello di manutenzione avrà un accesso indipendente che permetterà la movimentazione dei macchinari. Anche il laboratorio del marmo avrà un’entrata-uscita separata ed è stato pensato per poter contenere compressori ad aria e materiale grezzo e semilavorato. Al primo piano invece, i laboratori di tecnologie elettriche, di informatica I e di informatica II; al secondo il Laboratorio di Psicomotricità con un’ampia vetrata a sud che segue la disposizione di quelle gemelle che si trovano ai piani inferiori e apre la visuale verso la collina e la Villa Medicea. A completare il progetto, la sistemazione delle aree a verde, con un giardino pensile, direttamente allacciato al percorso che porta a via Vittorio Veneto. Questo intervento ha un costo di 3,7 milioni di euro, provenienti sempre dal Pnrr.