BEPPE NELLI
Cronaca

L’intelligenza delle foglie d’autunno

L'articolo riflette sull'attualità della poesia di Ungaretti "Soldati" in un mondo dove le minacce belliche sono velate ma presenti, con un'analisi sull'evoluzione dei conflitti post-II Guerra Mondiale e l'impatto dell'intelligenza artificiale sull'intelligenza naturale.

Si sta come

d’autunno

sugli alberi

le foglie. Al testo non servono le virgolette. È Giuseppe Ungaretti, la poesia si intitola "Soldati". Molto attuale, con la differenza che oggi in tricnea c’è ogni creatura del pianeta. Civili vicini, e lontani dai campi di battaglia. Dopo la II Guerra Mondiale le armi atomiche hanno impedito conflitti globali, sostituiti da scontri di "teatro" in cui i due blocchi sostenevano da dietro le quinte i belligeranti locali. Sì, ci fu la crisi di Cuba, ma nessuno minacciò mai esplicitamente di usare le atomiche. Oggi, mentre sopravanza l’intelligenza artificiale, cala l’intelligenza naturale e l’effetto si vede.