Frasi banali trasformate in tormentoni. Come i social cambiano il linguaggio

Sono diventati virali alcuni racconti. E tutti ora parlano come "Stecco"

Stecco Ducale è il suo nome d’arte e i suoi video hanno toccato anche le centomila visualizzazioni

Stecco Ducale è il suo nome d’arte e i suoi video hanno toccato anche le centomila visualizzazioni

Viareggio, 21 maggio 2017 - Come stai? Son contento... Programma!?! Martellamento continuo... Come è andata? Alla grande... Ormai tutti parlano come lui, è lo slang dell’estate. In Versilia è scoppiata la Stecco Mania, ovunque: negli spogliatoi di calcio, al telefono, su Whatsapp, al lavoro. Addirittura un presidente di una squadra di calcio ha risposto alla domanda del giornalista: a bomba! E poi ancora diamine, solite cosine, sveglia, bravissimo, chi te l’ha detto?, ripensamento, ma tanto che vuo che sia... Potere della rete, che ha trasformato racconti (divertenti) di avventure nei tormentoni dell’estate: su Facebook alcuni video hanno superato 100mila visualizzazioni. Lui è Stecco Ducale, 42enne viareggino ex calciatore (con trascorsi anche in Promozione) e protagonista di film osé.

Dopo il boom sui social, la sua faccia è diventata un marchio registrato: è nata la prima divertente maglietta “no estoy preparado” ispirata al Messico e ad un racconto e l’autobiografia “A bomba!” che parla della sua vita tra gag, situazioni paradossali, aneddoti e avventure. E ieri sera dalle 18 alle 21 al Bonny Bar a Viareggio è stato organizzato il primo “AperiStecco”, dove il protagonista è stato ovviamente lui che ha firmato libri e magliette, per la gioia dei ragazzi che hanno creato lo Stecco Ducale Fan Club su Facebook. Dove parlano come il loro idolo e del loro idolo, pubblicando foto, selfie, fumetti, caricature e fotomontaggi, dove Stecco compare protagonista di film cult come “Pulp Fiction” o “Scarface”, oppure impegnato a parlare con Trump, o ancora accanto a Mourinho e Spalletti per le performance “tripletta” e “pokerino”. Tanti lo fermano in Passeggiata o sulla spiaggia per fare selfie di rito e c’è anche chi chiama il gatto Marco o Dario, per potergli dire “sì, Marco, sì” o “no Dario, no”: perché l’ha detto Stecco. Oppure il cane Walter o Franco, per dirgli “Oh Franco, una cosa incredibile” e “Walterino, mettiti da parte”.

Senza dubbio il gelato dell’estate versiliese è lo Stecco Ducale: i ragazzi non fanno altro che fotografarsi mentre gustano il classico prodotto della Sammontana, in omaggio al loro idolo.

La Stecco Mania sembra appena iniziata: dai rumor a breve dovrebbero nascere altre t-shirt e si parla anche di gadget, serate itineranti e del tg Stecco. Su Facebook c’è anche la pagina ufficiale Stecco Ducale dove sono in vendita libro e magliette. Addirittura un deejay della movida milanese si è presentato in consolle con la maglietta “no estoy preparado”: che non sia solo un tormentone nostrano?