I lavori di ristrutturazione all’ex piscina comunale in via Salvatori, acquistata all’asta dopo il fallimento della Viareggio Patrimonio dalla Cooperativa Aquasalus di Milano per 640mila euro, proseguono. "E in particolare, da notizie certe e da fonti dirette, sappiamo che la ditta incaricata dell’intervento – spiega il presidente dell’associazione Spazio Progressista, Tiziano Nicoletti (nella foto sotto) – sta procedendo in questa fase con l’impermeabilizzazione del tetto".
L’obiettivo delle nuova proprietà, superata l’emergenza Covid e le difficoltà che lo sport ha attraversato negli ultimi due anni, "è riuscire ad aprire l’impianto per la fine del 2022, o più probabilmente entro i primi mesi del 2023. Di questa volontà – prosegue il consigliere comunale Nicoletti – dovrebbe essere informata anche l’amministrazione e quindi il sindaco".
Per questo, secondo il presidente di Spazio Progressista, "ha il sapore del solito annuncio ad effetto, della propaganda fine a se stessa" il progetto anticipato dalla giunta di costruire una nuova piscina semi olimpionica nell’area dove si trova lo scheletro del mai nato mercato dei fiori a Bicchio. Un progetto da 10milioni di euro, per cui il Comune ha chiesto al Consiglio dei Ministri un finanziamento da 2,5milioni di euro a valere sul Pnrr e che dovrebbe vedere la luce nel 2026.
"Vista la difficoltà con cui i progetti annunciati da questa giunta vengono poi effettivamente realizzati – aggiunge il presidente di Spazio Progressista – ci sembra decisamente più efficace, e nell’interesse della collettività, che il Comune instauri, fin da ora, un rapporto con il privato. E’ fondamentale stipulare delle convenzioni che permettano, ad esempio, l’uso della piscina alle scuole, in particolare al liceo sportivo, la mattina. Che permettano alle società sportive, costrette in questi anni ad emigrare in altri comuni, di accedere all’impianto a prezzi calmierati. Convenzioni che – prosegue – garantiscano un accesso agevolato alle persone con disabilità o agli anziani. Proprio per questo – conclude Nicoletti, per Spazio Progressista – riteniamo che in questa fase sia utile che il Comune si metta ad un tavolo con la nuova proprietà dell’ormai ex piscina pubblica: per agevolare la ripartenza di un impianto che ha fatto la storia del nuoto e che, nonostante sia passato nella mani del privato, può ancora essere un impianto sportivo di comunità. Aquasalus ha già nel suo statuto la stipula di convenzioni e tariffe agevolate. Basterebbe fare un accordo invece di avventurarsi in spese senza progettualità".
Red.Viar.