
L’ex Pio Campana come il Portone Sarà una cittadella dell’artigianato
di Daniele Masseglia
L’ambizione, da sempre cullata da quando la “Pietrasanta Sviluppo“ ha ricevuto in gestione l’area, è di far nascere una cittadella industriale e artigianale all’ex Pio Campana, una sorta di sorella minore della zona del Portone. Tutto era iniziato con le prime opere di urbanizzazione, poi era stata la volta dell’affitto e della vendita dei vari lotti. Di recente c’è stata la svolta definitiva con la realizzazione della cabina elettrica e la strada d’accesso diventata pubblica.
Se fosse una gara di motori, potremmo dire che la bandiera a scacchi dello “start“ è finalmente sventolata, consentendo alle aziende già presenti di poter metter mano ai futuri capannoni. Grazie alla cabina, costata 70mila euro, e all’imminente interramento dei cavi elettrici, chi ha acquistato o affittato i lotti è di fatto autonomo e può partire. "Quando abbiamo ereditato l’ex Pio Campana – ricorda l’amministratore unico della ’Sviluppo’ Pietro Bertagna – erano stati venduti solo due lotti, nel 2017, mentre tutto il resto versava in uno stato di abbandono. In pochi anni abbiamo reso comunale la strada di accesso da via Pontenuovo, venduto 7 lotti per un totale di 11mila metri quadrati e 1,5 milioni di euro di introito, più altri due dati in affitto". Complessivamente all’ex Pio Campana hanno trovato casa la Bertozzi Felice, Ferredil Cerù, Ersu, Giannarelli, mulino Angeli, Favilla autotrasporti, La Fenice marmi e la stessa “Sviluppo“, che ha tenuto due lotti lato Viareggio per realizzare il capannone destinato alla sede (gli attuali uffici sono sopra il teatro comunale) e al magazzino: i tempi dipenderanno dall’approvazione del piano operativo. L’unico terreno “vergine“ rimasto, di proprietà dell’ex istituto Pio Campana, è quello di 3mila metri quadrati lato Aurelia.