
Fabrizio Larini, titolare del Goldoni
"Nella mia casa il giornale è sempre entrato. Lo leggevo inseguendo il piacere di conoscere ed imparare. Poi quando ho cominciato, da giovanissimo, a fare politica, la stampa quotidiana è diventata uno strumento di lavoro, indispensabile per essere informati e informare". Fabrizio Larini, patron del Cinema Goldoni e di tante altre attività imprenditoriali, con una poltrona di prestigio – dal 2008 – come presidente del consiglio di amministrazione della Salt, ora Concessioni del Tirreno, è il padrone di casa nella giornata di premiazione della nostra iniziativa, il Campionato di giornalismo. "Per me – spiega – è un onore ospitare un evento del genere: la carta stampata e i giovani è davvero un bel connubio nel quale mi rivedo, anche quando da assessore alle prime armi venivo incalzato ogni giorno da giovani cronisti a caccia di notizie".
Larini applaude dunque ai ragazzi delle scuole viareggine e versiliesi che si sono cimentati sulle pagine della ‘Nazione’. "Scrivere ti porta a conoscere, a farsi domande, a cercare di capire la realtà, a incontrare persone dalle quale c’è sempre da imparare. No, non ho mai provato a fare il giornalista. Grazie al compianto assessore Umberto Carmassi, sono stati avviato alla politica: a 23 anni ero già assessore a Massarosa, mi occupavo dei Servizi sociali, poi anche dell’Igiene del territorio che nel tempo è diventato l’assessorato all’ambiente: il politico a cui mi sono ispirato è stato l’ex sindaco di Massarosa, Giovanni Frati, un uomo che parlava con il ‘noi’ inteso come comunità e viveva ogni giorno, non arroccato nel suo studio, ma a contatto della gente. Ed è quel che ho fatto anche io quando per due mandati sono diventato sindaco di Massarosa, 1999-2004 e 2004-2009".
Accanto al Larini politico passo dopo passo si è fatto largo il Larini imprenditore con molteplici interessi: a cominciare dal cinema, passione di famiglia. Poi tanti altri cassetti… piene di idee e di progetti portati a compimento. "Come imprenditore e come politico – conclude Larini – mi è sempre piaciuto mettermi in gioco e rischiare. Auguro a tutti i ragazzi che hanno preso parte al campionato di giornalismo della ‘Nazione’ di inseguire i loro obiettivi con grande entusiasmo e passione ricordando che la stampa è un patrimonio di conoscenze e di valori, importanti nella vita di tutti i giorni". Se il Larini giovane era un puledro di razza molto istintivo, il Larini d’antan è diventato un saggio: si nasce incendiari, si diventa pompieri (De Gregori docet).