di Maria Nudi
Prevenire è sempre meglio che curare. E in alcune situazioni drammatiche e tragiche, come stupri e femminicidi, la prevenzione è ancora più importante: può essere la salvezza di vittime e delle famiglie. Le cronache di questi giorni raccontano l’orrore a cui le donne sono sottoposte. Ersilia Raffaelli, presidente della Casa delle Donne e del Centro Antiviolenza di Viareggio, quell’orrore lo conosce bene perché lo ha visto tante volte nello sguardo delle vittime, lei, indomita nella lotta alla violenza. "La Casa delle Donne è impegnata da tanti anni su questo fronte. La situazione attuale è drammatica le donne che chiedono aiuto sono aumentate. Le richieste che abbiamo accolto sono 185 delle quali 93 nuove. Lo scorso anno sono state un numero inferiore".
Come legge questo dato?
"Da una parte significa che la rete contro la violenza sulle donne funziona, direi che funziona il passaparola. Questo è positivo. Ma l’incremento indica che non siamo davanti ad una emergenza, ma a qualcosa di più grave. La situazione locale riflette l’andamento nazionale".
Quale fascia di età hanno le donne che si rivolgono a voi?
"Dai 30 anni ai 60 anni, ma possono capitare anche donne più giovani. Sono per lo più italiane, per le donne straniere è più difficile chiedere aiuto. Noi abbiamo uno sportello migranti"
Un impegno significativo il vostro...
"Mi permetta di lanciare un appello. Come associazione abbiamo bisogno di aiuto in termini di operatrici con la giusta e necessaria formazione. In parole crude servono finanziamenti. Le istituzioni a tutti i livelli, la politica, devono venirci incontro. Il fenomeno della violenza sulle donne deve essere visto come un fenomeno strutturale e sistemico, va oltre l’emergenza. Istituzioni, politica devono investire sulla prevenzione che deve iniziare dalla scuola d’infanzia. È necessaria una trasformazione culturale".
Si spieghi?
"Prevenire significa cambiare punto di vista a tutti i livelli, anche quello della magistratura. Alcune sentenze sono assurde non riconoscono i segnali della violenza. Se una donna dice “no“ a un rapporto sessuale il resto è violenza così come nei casi dei femminicidi. Questo fenomeno è trasversale, interessa tutti: dalle famiglie disagiate alle famiglie dei vip. Sogno una società dove le ragazzine possono uscire senza avere limitazioni di abbigliamento o altre"
Il suo messaggio?
"È anche agli uomini. È l’ora di finirla con la cultura del possesso. Li invito a partecipare ai nostri incontri, li invito al confronto", indomita e coraggiosa Ersilia Raffaelli in prima linea.