BEPPE NELLI
Cronaca

Le Oceaniche ai raggi X. Il patto col Carnevale. Altre indagini tecniche all’interno dell’hangar 8

Domani il trasferimento con gli esperti dell’Icr e della Sovrintendenza. Poi saranno elaborate le modalità di un restauro che resista nel tempo. Tensostruttura in Cittadella per le prove delle coreografie dei carristi.

Le Oceaniche ai raggi X. Il patto col Carnevale. Altre indagini tecniche all’interno dell’hangar 8

Le Oceaniche ai raggi X. Il patto col Carnevale. Altre indagini tecniche all’interno dell’hangar 8

Eppur si muovono. Domani mattina le Oceaniche di Giulio Tuscato saranno trasferite dai loro ricoveri, la scuderia di Villa Borbone e il magazzino delle scenografie del Festival Puccini. Sotto gli occhi degli esperti della Sovrintendenza e dell’Istituto Centrale del Restauro, e dei tecnici comunali, raggiungeranno l’hangar 8 della Cittadella del Carnevale dove li attendoto i basamenti sui quali saranno erette. Qui, per un lungo tempo, gli esperti romani sottoporranno le "vele" a nuove indagini strutturali con Tac e Rx, dopo gli accertamenti superficiali conckusi un anno fa. Finito lo studio, inizierà il restauro vero e proprio. "Stavolta non finiranno in una carrozzeria", è l’osservazione fulminante dell’assessora alla cultura Sandra Mei.

L’hangar 8 è quello in cui i carristi fanno le prove delle coreografie. Per ovviare all’indisponibilità, Comune e Fondazione Carnevale hanno stilato una scrittura privata: per 4 mesi prima dei cosri 2024 sarà noleggiata una tensostruttura (per 15 mila euro pagati dall’amministrazione Del Ghingaro) dove si alterneranno i gruppi mascherati dei carri. La nuova indagine tecnica seguirà il protocollo redatto da Icr, Sovrintendenza e Comune per la ricostruzione dei materiali sintetici. L’hangar ha l’allarme, come i ricoveri fin qua utilizzati, e i tecnici hanno verificato che ci sono le condizioni sicurezza richieste per opere d’arte.

Fino a oggi il Comune, proprietario della donazione di Turcato, ha speso circa 40 mila euro per le prime indagini dell’Icr: esami fatti con prelievi dalla superficie delle Oceaniche, materiali e colori. Il nuovo passo sarà guardare cosa c’è dentro le strutture, per valutarne la "salute" interna. Quindi il gruppo romano dell’Icr e la Sovrintendenza di Lucca predisporranno il progetto di restauro da realizzare nell’hangar del Carnevale: un’operazione della quale al momento nessuno ipotizza la durata.

"L’amministrazione comunale d’intesa con gli istituti ministeriali ha avuto da sempre grande cura e attenzione a quest’opera in profonda gratidudine al maestro che ce l’ha donata – afferma Sandra Mei – Questa è la strada intrapresa da quando si è deciso di portare a nuova vita le Oceaniche, seguendo sempre tutte le indicazioni che arrivavano dai professionisti, compresi i critici d’arte. Adesso siamo in una fase nuova, avremo il progetto di restauro conservativo. Sono sicura che il restauro farà scuola perché tutte queste fasi di studio profondo dell’opera sono state documentate, e il tempo è servito ad accrescere la conoscenza di questa straordinaria e avveniristica creazione di Giulio Turcato. Il sogno del maestro era vederle muoversi al passaggio del vento, ma resistenti. Dovevano ruotare ma rimanere in asse. Quest’opera d’arte era così avveniristica che nei tempi in cui la progettò non è andata a compimento. Sarebbe bello da parte di tutti gli enti coinvolti realizzare il sogno di Turcato".

"Dopo questo percorso di restauro – aggiunge l’assessora Mei – l’amministrazione comunale vuole presentare questo ricco materiale documentale in un convegno e una pubblicazione dedicata, perché il tema del restauro conservativo delle opere d’arte coontemporanea è affascinante per chi ama l’arte, ma anche di grandissima attualità. Questo enorme lavoro resterà a disposizione di studenti, studiosi e università. Non possiamo che ringraziare l’Icr e la Sovrintendenza di Lucca per la disponibilità, le molte visite fatte in città, e la passione e il tempo che hanno dedicato a Viareggio e alle sue opere d’arte".