GAIA PARRINI
Cronaca

Le grandi voci. Il racconto e le parole dei giornalisti

"Sognare è una parola che mi piace molto, perché, in una parola, c’è tutto: il sogno di un amore, di...

"Sognare è una parola che mi piace molto, perché, in una parola, c’è tutto: il sogno di un amore, di...

"Sognare è una parola che mi piace molto, perché, in una parola, c’è tutto: il sogno di un amore, di...

"Sognare è una parola che mi piace molto, perché, in una parola, c’è tutto: il sogno di un amore, di un viaggio, di campionati sportivi. Dentro, c’è anche un mio sogno: essere tornato, dopo 15 anni, a Viareggio", racconta, Dundar Kesapli, presidente dell’associazione giornalisti Mediterraneo, durante la parte del convegno dedicato a chi, come lui, lo stesso Coppola, Sara Meini, giornalista Rai, e tanti altri, come i giornalisti locali, lo sport lo hanno raccontato per una vita. "Gli eventi sportivi sono fondamentali per la crescita della società, perché ogni evento ha una ricaduta sul territorio, come qua - continua Kesapli - Ha un impatto sociale, culturale, economico e umano, non solo uno spettacolo da vivere, ma anche ’opportunità di lavoro per le generazioni future: ed è nostro compito valorizzare, per costruire un ponte tra passato e futuro".

Come hanno fatto, per la stessa città di Viareggio, e il suo Stadio, che vedrà la riapertura a breve, Giovanni Lorenzini, Roy Lepore e Massimo Guidi, negli anni di lavoro e nel libro che riunisce, in sé, tutta la storia dello stadio. E che, per il loro lavoro, hanno ricevuto dall’amministrazione e dall’assessore Rodolfo Salemi, un premio di riconoscimento, per aver offerto alla città un contributo, prezioso, per la memoria di un luogo, e di una città intera.

g.p.