DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

L’Africa e l’incubo dell’eternit: "Questa è una bomba ecologica". Il comitato ritorna alla carica

Fari puntati sul ’treno’ di case tra via Bernini e via Bugneta. "I tetti sono in parte sfaldati: non è una priorità?"

L’Africa e l’incubo dell’eternit: "Questa è una bomba ecologica". Il comitato ritorna alla carica

L’Africa e l’incubo dell’eternit: "Questa è una bomba ecologica". Il comitato ritorna alla carica

Mentre passeggia raccontando la vita del quartiere dell’Africa, Alessandro Bibolotti condensa il suo senso civico in un gesto semplice ma importante. Si avvicina alla grata di un tombino di via Bernini, arteria principale che collega via Pisanica a via I Maggio, e col piede toglie tutte le foglie che lo tappano. Lo fa senza interrompere il discorso, come fosse una cosa naturale, sapendo bene che quel punto, in caso di pioggia, non si allagherà grazie a quel gesto. Ma nel suo piccolo assume anche un significato implicito: dare e avere. Un messaggio che arriva dritto alle istituzioni, accusate di non muovere un dito sui tetti in eterni del “treno“ di case, circa una ventina, che si allunga tra via Bernini e via Bugneta.

Il comitato Africa-Macelli-Osterietta, presieduto da Bibolotti, da tempo segnala la “bomba ecologica“ rappresentata da quelle coperture. Per l’esattezza da mezzo secolo. "Siamo soddisfatti per il contatto diretto instaurato con sindaco e assessore ai lavori pubblici – spiega il comitato – in quanto ha portato dei risultati migliorativi. Ma c’è un’emergenza che non va più ’verificata’, termine che ha comportato lo trascorrere di interi decenni. Va affrontata e risolta, ci sono i presupposti di legge per intervenire. E soprattutto c’è un interesse legato alla sanità pubblica che ci riguarda tutti e che tutti sanno. Ben venga la rimozione dell’eternit al cimitero, ma con tutto il rispetto per chi non c’è più, è un problema che abbiamo anche noi che siamo vivi".

Lo sguardo è rivolto all’insù, a quei tetti che in vari punti hanno vistose toppe di catrame, oltre al cemento armato che viene giù lateralmente: "Quando c’è vento forte la nostra preoccupazione aumenta perché l’eternit, che di eterno ha solo il nome dato che dopo un po’ si sfalda, finisce col disperdersi nell’ambiente. Lì intorno non c’è il deserto, bensì un campo di basket, le scuole materbe e altre case. Non sappiamo quante di quelle case con l’eternit siano popolari e quante private: il Comune lo sa e agisca, e i privati sfruttino il bonus ’110’ altrimenti sarà una storia infinita".

Per senso di onestà il comitato ringrazia il Comune per il senso unico istituito in via Buozzi e l’asfaltatura in via Bugneta. Ma la “bomba ecologica“ è ancora lì e non fa dormire sonni tranquilli a nessuno.