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La VNE va in Borsa Successo per l’azienda

La realtà fondata nel 1977 sbarca a Piazza Affari e ha già sedi a Madrid e Bogotà con ulteriori prospettive.

La VNE va in Borsa Successo per l’azienda

La VNE sbarca a Piazza Affari. Da ieri l’azienda è quotata in Borsa alle negoziazioni sul mercato Euronext Growth Milan: la realtà specializzata nelle macchinette di pagamento automatico rappresenta la sedicesima ammissione da inizio anno sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese e in fase di collocamento VNE ha raccolto 3,1 milioni di euro. Il prezzo delle azioni VNE è stato fissato a 4,08 euro per azione, corrispondente ad una capitalizzazione iniziale pari a circa 12,7 milioni di euro, che arriva a 15 milioni di euro se si considerano le 588mila azioni non quotate e detenute dall’azionista di maggioranza VNE Global. "E’ un traguardo importante – commenta l’amministratore delegato Lorenzo Verona – l’ingresso in Borsa è catalizzatore per accelerare il nostro modello business in tutto il mondo, ci aiuterà in una crescita verso l’internazionalizzazione: sia per consolidare la nostra presenza sul mercato europeo che per guardare a nuove realtà come il Sud Est Asiatico, Usa e America Latina". La VNE nasce nel 1977 su spinta di Nicolino Verona come azienda specializzata nella gestione di biliardini, flipper e carambole poi, con l’ingresso nel 2004 del figlio Lorenzo c’è la lungimirante virata nella direzione delle macchinette per il trattamento dei pagamenti automatizzati. Un’intuizione che ha garantito un’espansione sensibile dell’azienda che oggi ha società a Madrid e a Bogotà contando complessivamente oltre 80 dipendenti. Il prodotto è presente con software sempre più dinamici: la più recente invenzione è quella della macchina che acceta pagamenta digitali, cash e cashless prendendo banconote a a pacchetto e facendo anche resti a pacchetto come con le monete.

Fra.Na.