
Attualmente sono 34 le dipendenti del servizio mense gestito dalla società patrimoniale del Comune
La scaramanzia in casa della "Pietrasanta Sviluppo" regna sovrana e finché la firma non sarà ufficiale certi proclami vengono lasciati per ora nel cassetto. Ma i ben informati dicono che per l’accordo sarebbe questione di giorni: la multiservizi del Comune, se l’operazione andrà in porto, già da quest’anno confezionerà pasti anche per altri due comuni extraversiliesi. La bussola è orientata verso la Liguria, dove la società da tempo si è interessata per espandersi ancora dopo aver ottenuto due anni fa l’appalto per alcune scuole di Massarosa.
La prospettiva del resto è allettante: sul piatto (nel vero senso della parola) ci sono circa 500 pasti in più al giorno rispetto ad ora, cosa che farebbe lievitare lavoro e incassi. Non a caso in questi giorni la giunta ha approvato la richiesta di autorizzazione della "Sviluppo" ad assumere tre persone nel servizio della ristorazione scolastica, dove attualmente sono in servizio 34 dipendenti (su un totale di 47 persone, che in estate diventano 56 con gli stagionali). "Una di queste tre persone andrà a sostituire una cuoca, prossima alla pensione, del centro cottura di Strettoia – spiega l’amministratore unico della ’Sviluppo’ Pietro Bertagna – mentre la seconda sarà impiegata nella mensa che il Comune ha realizzato in un plesso inaugurato da poco. La terza invece verrà inserita per un probabile aumento della produzione di pasti. Di più non posso dire". L’indiscrezione, come dicevamo in apertura, è che la "Sviluppo" sia in procinto di aggiudicarsi l’appalto per confezionare 500 pasti in più in altri due comuni. La formula sarebbe la stessa applicata per Massarosa, con i pasti realizzati a Strettoia e poi venduti ai destinatari insieme ai contenitori. A differenza però di Massarosa, dove due terzi dei pasti giornalieri sono realizzati dalla "Sodexò" e un terzo dalla "Sviluppo", in questo caso la multiservizi pietrasantina coprirebbe l’intero fabbisogno delle scuole interessate. In soldoni, significherebbe aumentare la produzione giornaliera di circa il 55%, passando dagli attuali 1.200-1.300 fino a 1.700-1.800 pasti al giorno. A sorridere, infine, sarebbero le casse della società, basti pensare che nel solo 2024 i 170 pasti giornalieri forniti a Massarosa avevano assicurato 90-100mila euro di introiti aggiuntivi.