
Tanti salvataggi in zona spiaggia libera
"Non possiamo più sostenere il carico dei salvataggi della vicina spiaggia comunale". Lo sfogo è di Roberto Sbrana del bagno Nautilus, confinante con l’arenile attrezzato, che elenca il numero degli interventi messi in campo per clienti della spiaggia libera che si trovavano in difficoltà a causa del mare mosso. "Non è pensabile di andare avanti così – sbotta Sbrana – ed è urgente che Comune e Capitaneria di Porto intervengano in modo deciso per mettere ordine a quella che sta diventando una situazione davvero critica da gestire. I bagnini dell’altro stabilimento confinante sono stati costretti a fare sei interventi di salvataggio in un’ora; oggi io sono stato costretto a uscire in mare per riportare a riva otto persone. Questo perchè il personale addetto che si trova di servizio alla spiaggia libera non fa prevenzione, evidentemente non ha maturato l’esperienza necessaria per evitare che si creino situazioni di pericolo per i loro avventori quando le onde sono insidiose".
"Il risultato? Il carico di lavoro per noi addetti al salvataggio degli stabilimenti vicini diventa doppio – protesta ancora – perchè la situazione della spiaggia libera è incontenibile, è lasciata a se stessa con una sorveglianza in mare che appare davvero inesistente. Noi col nostro personale fino ad oggi abbiamo sopperito ma non è pensabile che non si ponga fine a questa difficoltà. Comune e Capitaneria di Porto devono prendere provvedimenti in termini di numero di addetti e formazione degli stessi per coprire i turni alla spiaggia comunale. Dove, evidentemente, a qualcuno fa fatica usare il fischietto per evitare pericoli alle persone".
Francesca Navari