
di Daniele Masseglia
Chi è sul campo dice che prima del Covid il fenomeno della ribattezzata “malamovida“ fosse sì preoccupante ma gestibile. Nulla in confronto all’attuale degenerazione, frutto forse di due anni di divieti e restrizioni esplosi in un karma incontrollabile. La Marina, in particolare, continua a pagarne le conseguenze. Non c’è weekend senza nervi che saltano, schiamazzi fino all’alba, scorribande, vandalismi e ora anche furti in discoteca. C’è chi parla di Bronx visto quel che è successo sabato notte: a Focette vandalismi all’esterno dell’hotel “Oceano“ e catenine rubate ai clienti della “Bussola“, a Tonfano uno stuolo di baby-zombie ritrovati all’indomani mentre dormivano su cigli di fortuna. Insomma, ballare non basta più: sembra sia obbligatorio un supplemento di inciviltà per completare in maniera distorta il termine “divertimento“.
Il baccanale, all’Oceano, è scattato alle 4. "Una decina di ragazzini urlavano a squarciagola – raccontano i titolari – e una cliente, svegliata di soprassalto, si è affacciata per il frastuono. Ha sentito una serie di colpi, poi abbiamo capito perché: sono stati rovesciati i cassonetti per la differenziata e danneggiate due macchine ai nostri clienti. Una con calci alla fiancata e l’altra con uno specchietto piegato. A chi ha subìto danni andrebbe rimborsata la tassa di soggiorno". E mentre cresce la preoccupazione per l’ondata di giovani attesa venerdì al “JustMe“, dove si esibirà il dj e produttore discografico di fama mondiale Bob Sinclair, alla vicina “Bussola“ sabato notte c’è stata una razzìa di catenine come racconta la mamma di uno dei malcapitati. "Mio figlio, di 17 anni – scrive Paola Viviani – si trovava in ’Bussola’ per assistere al concerto di Rhove e in attesa dell’esibizione è entrato nella pista da ballo, gremita all’inverosimile. A un certo punto ha avvertito che qualcuno da dietro gli stava strappando dal collo la collanina d’oro col ciondolo, tenuta dentro la t-shirt. E’ stato un attimo, un gesto fulmineo: il ladro è sparito nel nulla, volatilizzato. Bilancio della serata: almeno otto collanine strappate dal collo e un portafoglio rubato. Mio figlio non ha visto il concerto in quanto insieme alle altre vittime dei furti è rimasto fuori con gli addetti alla sicurezza e poi con gli agenti di polizia del commissariato di Forte dei Marmi, a cui abbiamo sporto denuncia. Tutti i ragazzi hanno raccontato la loro disavventura, ma non credo che riavremo quella catenina dal grande valore affettivo. La rabbia e il senso di impotenza rimangono molto forti".
La stessa impotenza che trasuda da un post sui social di Daniele Taccola, medico del “Versilia“, operatore balneare ed ex consigliere comunale: "All’alba di domenica c’erano più ragazzini a dormire sul mare che nei loro lettini. Il vero problema è che alle 5 erano cotti, in condizioni pietose, incapaci di intendere. Questo è degrado, che esisteva già prima del Covid ma ora è peggiorato. I locali ci stanno attenti con i minori, ma nessuno pensa ai 18enni che vanno nei supermercati a rifornirsi di alcolici. Parte tutto da lì: la sera escono che sono già ubriachi ed è un miracolo se il giorno dopo possono raccontarlo. Non so come, ma va ripensato il sistema del divertimento".