Il confronto è di quelli che non possono passare inosservati e che stanno creando, di fatto, delle diatribe interne alla categoria degli albergatori. Da una parte le stradine della Marina intasate di pullman, in gran parte stranieri, che sostano vicino agli hotel creando a volte problemi di visibilità anche agli incroci. Dall’altra il parcheggio scambiatore inaugurato oltre 15 anni fa in via Unità d’Italia, sul lato mare della rotatoria che conduce al Portone. L’area è di proprietà di un consorzio di sette alberghi ma da tempo viene data in concessione ad altre realtà. Ora, ad esempio, è utilizzato dagli scuolabus in gestione alle cooperative che hanno l’appalto del servizio. Situazione che secondo alcuni albergatori viene definita uno "spreco".
Il parcheggio scambiatore, che ha una capienza di circa venti posti, era stato realizzato per quegli alberghi, sette appunto, che avevano aumentato il numero delle camere, in modo da riallineare il rapporto tra numero clienti e numero di posti auto richiesto dal Comune. All’inizio anche l’allora associazione albergatori (oggi Federalberghi Marina di Pietrasanta) aveva una piccola quota di posti per i pullman, ma durò pochissimo tempo. Gli alberghi proprietari del parchegigo, riuniti in consorzio, alcuni anni fa e fino al 2019 hanno dato l’area in comodato gratuito ai "Fratelli Verona", che l’hanno usata come punto base e di ritrovo per le gite, oltre all’obbligo di tenerla pulita e di occuparsi di altre spese di manutenzione come l’illuminazione. Ma il rapporto è finito quando il consorzio ha chiesto ai "Fratelli Verona" di versare un canone d’affitto. "Anche ora – scrivono alcuni titolari di hotel della Marina – il parcheggio è poco utilizzato, a parte gli scuolabus che con i pullman turistici c’entrano ben poco. Il risultato è che i pullman spesso vengono parcheggiati nelle stradine, occupando posti auto e ingombrando gli incroci. Siamo consapevoli che lo scambiatore è stato riservato a quelle strutture che, a differenza nostra, si erano ampliate. Nulla in contrario se fosse sempre stato utilizzato per quello scopo. Il problema è che da tanti anni ha perso la sua funzione originaria e ci chiediamo pertanto se esista la possibilità di rivederne l’utilizzo cercando di venire incontro alle esigenze di tutta la categoria".