
La comunicazione dei corpi. Inaugura la personale di Marini
Un inno alla comunicazione non verbale per eccellenza, ossia quella dei corpi. Sarà questa l’atmosfera che i visitatori potranno percepire e assaporare alla Oblong contemporary art gallery, in via Carducci 45, dove oggi alle 18 verrà inaugurata la mostra personale “Bodytype“ dell’artista Lorenzo Marini, tra i protagonisti della 60a Biennale di Venezia e presente anche lui al vernissage. L’esposizione raccoglie una decina di opere recenti appartenenti come detto alla serie “Bodytype“, in particolare dipinti a tecnica mista su tela in cui Marini associa la parola al corpo, proponendo una crasi tra il linguaggio verbale, apprezzabile nella sua valenza estetica, e il linguaggio del corpo.
Il progetto ha anche l’obiettivo di rendere omaggio all’illustratore Ertè, nato a San Pietroburgo ma naturalizzato a Parigi, che in piena art déco si avvaleva della geometria del corpo per ridisegnare la tipografia. Se Romain de Tirtoff utilizzava china, tempere e acquerelli, Marini unisce fotografia, grafica digitale e segno pittorico, dando vita a corpi-lettera, sedimentazione sociale del corpo fisico e geometria del corpo che diventa segno. "L’artista – spiega la titolare di ’Oblong’ Paola Marucci – si interroga su come la scrittura, e conseguentemente il modo di comunicare, si stia trasformando: la parola, che è stata da sempre sinonimo di contatto, oggi sta rischiando di diventare distanza. L’inesorabile sviluppo tecnologico che stiamo vivendo, o forse subendo, rischia di spostare il linguaggio verso la non-parola, in un mondo in cui la necessità di dialogare e di comunicare è grande. E qui entra in gioco il linguaggio del corpo. Diventano protagonisti i gesti, le espressioni, la postura, e a quel punto bisogna solo saperne interpretare i segnali". Mostra visitabile fino al 31 agosto.