
di Ciro Vestita
Sono più potenti i Santi o le Stelle? Le stelle avrebbe risposto Ipazia ,matematica ed astronoma vissuta ad Alessandria d’Egitto nel 400 dc. Ma ahimé cosi non era. Bellissima donna, la Ipazia portava avanti, in quel profondo ed oscuro medioevo, le idee di Eratostene il matematico che 600 anni prima aveva calcolato con grande esattezza la circonferenza della terra. Tutto ciò non piaceva al vescovo Cirillo secondo il quale l’astronomia era sinonimo di stregoneria e le donne esseri inferiori. Ipazia portò avanti i suoi studi fino a quando il Cirillo non la fece arrestare condannandola ad una morte orribile. Ipazia, infatti, fu scucchiaiata con gusci di ostriche morendo tre giorni dopo fra atroci sofferenze. Cirillo in compenso, appena morto fu fatto Santo. San Cirillo l’illuminato (sich). Ma perché per questo orrendo compito furono usate le ostriche? In primis per causare una morte lenta e dolorosa, poi perché i molluschi in quel periodo erano considerati immondi e quindi utili per simili compiti. Grande ignoranza che, per secoli, ricoprì di triste fama cozze, ostriche, vongole etc...
Attualmente questi cibi sono stati ampiamente rivalutati.
Sono infatti una fonte immensa di sali minerali soprattutto di ferro, minerale sempre meno presente soprattutto nella tavola dei giovani che, per motivi morali, rinunciano alla carne. Un risotto ai frutti di mare offre la stessa quantità di ferro presente in una fetta di carne. Unico problema, per chi ama le crudité di mare è quello della sicurezza; se cozze e vongole dopo la pesca sono refrigerate male possono creare pesanti tossinfezioni caratterizzate da vomito, febbre e dolori addominali anche pesanti. Stesso discorso vale per la acciughe alla povera (alici cotte in succo di limone). Da pochi anni è talvolta presente in questi pesci un terribile parassita, l’Anisakis, che può crearci severi problemi. Utile in questi casi mangiare queste delizie ben cotte.