Inchiesta pubblica su Cava Fornace. Si profila un altro ricorso al Tar

Presentata la bozza conclusiva ma l’incontro è stato disertato da Comuni e associazioni ambientaliste

Inchiesta pubblica su Cava Fornace. Si profila un altro ricorso al Tar

Inchiesta pubblica su Cava Fornace. Si profila un altro ricorso al Tar

"Sulla questione della Cava Fornace i Comuni di Forte dei Marmi, Pietrasanta e Montignoso faranno nuovo ricorso al Tar contro l’eventuale approvazione del Paur da parte della Regione, ed io proporrò fino ad un ricorso al Consiglio di Stato". Il consigliere delegato all’ambiente di Forte dei Marmi, Enrico Ghiselli, chiama a raccolta tutti gli operatori economici del turismo "a sostegno di questa battaglia di civiltà e di difesa della nostra economia". Proprio l’altro giorno infatti è stata presentata la bozza di relazione finale sull’inchiesta pubblica relativa al Paur (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) presentato dal gestore: un incontro conclusivo disertato dai Comuni di Forte, Pietrasanta e Massa, nonché dai Comitati Ambientalisti. "Sono confermate le forti perplessità che avevamo espresso fin dalla prima riunione del 6 novembre – sostiene Ghiselli – che si basavano sulla sensazione che la accettazione dell’inchiesta pubblica da parte della Regione non fosse altro che una “finzione” di democrazia perchè fin dall’inizio il trattamento differenziato verso il proponente “Programma Ambiente Apuane spa” da una parte, e i Comuni, le Associazioni ambientaliste e il Comitato dei Cittadini per la chiusura della discarica dall’altro, è stato evidente: al proponente sono stati concessi 180 giorni per produrre le documentazioni ad integrazione richieste dalla Regione, mentre ai comuni, associazioni e cittadini 90 giorni per l’inchiesta pubblica decurtati di 28 giorni (poichè la presidente ha dichiarato che l’inchiesta risultava attivata “non dalla data del 6 novembre del primo incontro dalla stessa convocato, bensì dal 9 ottobre). Abbiamo chiesto un lasso di tempo maggiore, ma ci è stato negato, allora abbiamo deciso dopo il secondo incontro del 20 novembre di non partecipare più agli incontri, abbandonando il tavolo, e i tre Comuni hanno presentato ricorso al Tar contro la gestione dell’inchiesta pubblica, mentre il Comitato ha ricusato la presidente. Malgrado tutto ciò, si è tenuta la seduta conclusiva e nella bozza di relazione neppure sono stati citati questi fatti eclatanti – chiude – quasi che non interessassero le nette prese di posizione di tre Comuni, delle associazioni ambientaliste e del comitato dei cittadini. Vogliamo però confidare che la relazione finale comprenda le segnalazioni (specie quelle tecniche di notevole rilevanza) indicate dal geologo Piccinini e dal Comitato dei Cittadini, in modo che la Regione abbia uno spettro completo sul quale basare le proprie considerazioni finali"

Francesca Navari