DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Pietrasanta, incendio tossico del capannone, titolari sconvolti: "In fumo la nostra vita"

Il maxi rogo di via Pontenuovo

I carabinieri e il fumo dell'incendio

Pietrasanta, 4 agosto 2018 - «Siamo disperati, quella è la nostra vita: scusate ma non ce la sentiamo di aggiungere altro». La voce tesa e affranta dei titolari della ‘Ferredil Cerù’ è l’emblema di un dramma che sta riguardando non solo i proprietari ma anche le famiglie dei 25 dipendenti della ditta di via Pontenuovo, sbarcata nella zona industriale pietrasantina dopo un passato a Lido di Camaiore. Alcuni dipendenti, donne incluse, si sono messi le mani nei capelli una volta che hanno visto con i loro occhi quel che stava succedendo all’interno del capannone, in origine di color bianco ma di colpo completamente stravolto.

Alcuni si sono subito attaccati al telefono per informare i colleghi sul disastro in corso e tranquillizzare i familiari, altri hanno fornito la loro testimonianza agli inquirenti per collaborare alle indagini. Tutto questo mentre l’Aurelia e via della Gora si sono riempite di svariate decine di curiosi. I più timorosi e spaventati sono rimasti nelle retrovie, ma la maggior parte ha tirato fuori dalla tasca il telefonino per immortalare la scena e condividerla urbi et orbi.

In uno dei filmati postati su Facebook si vede anche una ragazza che sorride, aspetto che ha fatto ancor più imbestialire gli internauti, perplessi da un comportamento considerato opposto rispetto a ciò che la situazione richiedeva. Ossia tornare a casa e sgomberare le strade, senza appesantire il lavoro di chi, come i carabinieri e gli agenti di polizia municipale, ha dovuto fare i salti mortali per impedire alle auto di transitare sulla statale.