REDAZIONE VIAREGGIO

Il processo slitta al 25 gennaio Entrano in gioco le assicurazioni

Società ed ex amministratori chiamano in giudizio le terze parti con le polizze a copertura degli infortuni professionali

Il giudice del Tribunale delle impres di Firenze ha rinviato al 25 gennaio prossimo l’udienza del processo sul fallimento della Patrimonio Srl. La causa promossa dal curatore del fallimento, il dottor Donato Bellomo, è una richiesta risarcitoria di molti milioni richiesti a vario titolo a 21 soggetti (persone fisiche e, società e enti).

Il rinvio della discussione è stato deciso per la richiesta dei citati (uno nel frattempo è deceduto, 3 non si sono costituiti ancora in giudizio) di far intervenire nel giudizio le "terze parti", cioè le compagnie assicurative che in caso di condanna coprirebbero con le polizze sui rischi professionali le somme addebitate per colpa. In giudizio ci sono infatti il Comune, le società di advising Bompani Audit in liquidazione e Crowe Bompani Spa, ex amministratori della Patrimonio ed ex membri dei collegi dei revisori. Tecnicamente la chiamata in giudizio delle compagnie assicurative è un "litisconsorzio necessario", e infatti il giudice ha acconsentito alla richiesta.

La causa, complessa e complicata, riguarda da una parte il conto dare-avere che c’era tra Comune e Patrimonio Srl, con entrambi i soggetti che chiedono alla controparte la restituzione di somme dovute: per la Patrimonio i corrispettivi di mutui e servizi affidati dal Comune, per il Comune il versamento di tasse e imposte riscosse ma non consegnate alla tesoreria (a volte, si ricorderà, usate per pagare i debiti scaricati dal Comune). Ci sono poi operazioni approvate dai revisori dei conti per le quali vengono chiamati in causa i professionisti. Una vicenda che probabilmente porterà il Tribunale a nominare un perito (Ctu), per una causa che si annuncia dai tempi biblici, con centinaia e migliaia di pagine di memorie legali su anni e anni di gestione societaria. Infatti Gianfranco Antognoli, ex revisore, contesta gli effetti del tempo: "Ho terminato l’incarico nel 2009, tutto è prescritto come prevede la legge".