Il presidio dei bagnini su sicurezza e paga: "È un no duro all’isola da 80 metri"

Gli operatori inoltre propongono una nuova forma contrattuale stilata con Cgil

Una voce forte e chiara, quella alzatasi ieri dal presidio dei bagnini della Versilia. "Non siamo d’accordo con il piano ad isola di 80 metri - dice Massimiliano Pezzini, presidente Lega Bagnini della Versilia - Abbiamo spiagge molto più ampie delle altre province, con oltre 400 ombrelloni e dunque più persone da controllare. Il fondale con declivio, inoltre, è molto peicoloso, ragion per cui facciamo i salvataggi sempre in due con il patino" Cosa che, con il nuovo piano, non sarebbe infatti più possibile. "Vorremmo, inoltre, che la sorveglianza iniziasse quando gli stabilimenti aprono e finisse quando chiudono, non dal 15 giugno al 15 settembre", lasciando scoperte così i periodi precedenti in cui le persone entrano in acqua. "Il nostro contratto, poi, è stato rinnovato l’ultima volta nel 2012 dai sindacati con i balneari - continua -senza interpellarci e senza un aumento di paga, che risale, come ultima volta, al 2006. Abbiamo scritto una forma contrattuale nuova con la Cgil, l’abbiamo inviata ai balneari il 19 febbraio scorso e stiamo ancora aspettando una risposta. Questo presidio, dunque, è una prova, prima di altrettanti presidi e di un definitivo, ipotetico, sciopero".