"Il nostro Jannik è super". Grande festa al Tc Forte

Il presidente Marrai è stato incollato alla tv per la finalissima con gli altri soci. Sinner è tesserato in Versilia. "Me lo segnalò un grande talent scout: Piatti".

"Il nostro Jannik è super". Grande festa al Tc Forte

"Il nostro Jannik è super". Grande festa al Tc Forte

FORTE DEI MARMI

"E pensare che dopo i primi due set, c’è chi ha detto ‘no, non è ancora pronto’ ed è andato via. Eravamo una quindicina di persone di fronte allo schermo. C’erano le telecamere della Rai all’interno del circolo e hanno filmato tutto. Gli uomini di poca fede non sanno che cosa si sono persi. Purtroppo noi italiani siamo fatti così...”.

Sergio Marrai, nume tutelare della racchetta versiliese e del Tennis Italia Forte dei Marmi – il club per il quale è tesserato Jannik Sinner – racconta con una smorfia che si intreccia con il sorriso radioso, baciato dal sole, questo fuori-programma nella giornata del trionfo. "Uomini di poca fede" ripete. "Ora sono pentiti: succede, eppure Sinner lo dovrebbero, sapere di che pasta è fatto".

La Sinnermania sta piacevolmente travolgendo il Tennis Italia...

"Beh, non solo noi: domenica mattina, ad esempio, solitamente tutti i campi sono affittati per chi vuole divertirsi: l’altro ieri, no. Tutti davanti alla tv. Nell’aria c’era qualcosa di inebriante".

In pratica avete rimesso...

"Quel che abbiamo ‘perso’, lo recupereremo cammin facendo: il tennis si deve preparare ad una nuova era, grazie non solo a Sinner, aumento di tesserati, soprattutto di ragazzini e ragazzine che vorranno provarci. Basta che nelle loro famiglia non pensino che tutti diventino dei campioni".

Insomma il Pil del tennis farà bene all’economia, allo sport e alla salute...

"Proprio così: sono convinto che negli anni a venire vedremo un’incredibile crescita di tutto il movimento, si potranno creare anche nuovi posti di lavoro. Sono d’accordo con il presidente della Federazione, Angelo Binaghi quando sostiene che dopo il calcio il tennis è diventato lo sport più popolare, basti pensare che in venti anni, il numero dei tesserati è passato dal 120mila e 600mila, con una percentuale del +412%".

Ma come è arrivato Jannik Sinner nel Tc Italia Forte dei Marmi?

"Diamo a Cesare quel che è di Cesare, ovvero a Riccardo Piatti, un mio amico: è un grande personaggio, un talent scout del tennis, che sette anni fa dal suo centro di Bordighera mi segnalò questo ragazzino dai capelli rossi. ‘Sergio – mi disse –, ha dei colpi superiori alla media. Poi è serio, deciso, determinato’. Mi fidai di quelle parole ma per tesserarlo era necessario fare un piccolo sforzo economico con il suo primo circolo, soldi finalizzati comunque alla crescita del ragazzo".

Un investimento che ha avuto una ricaduta incredibile?

"Soprattutto di immagine, già dopo la vittoria dell’Italia in Coppa Davis e poi ieri per tutta la giornata, il mio telefono privato e quello del circolo, è stato preso d’assalto da cronisti e semplici curiosi".

Ma l’immagine conta?

"“Certamente. E non poco. Jannik pur essendo da sette anni tesserato con noi e lo sarà anche nel 2024, non è mai sceso in campo con la squadra di serie A1. Il motivo? Semplice: perché troppo bravo, impegnato in giro per il mondo prima nei tornei giovanili e poi in quelli assoluti".

I contatti con lui?

"Ci sentiamo al momento giusto. Non bastano gli sms. Vogliamo il contatto, il faccia e faccia. E quando lo incontriamo, l’ultima volta gli abbiamo consegnato un piccolo premio, la risposta è sempre la stessa ‘sono queste le dimostrazioni che mi fanno capire di avere incontrato sulla mia strada persone speciali come voi".

Giol