
foto Daniela Cappello
Villa Murabito destinata all’accoglienza migranti: "Violate le disposizioni testamentarie". La villa di Casoli non può essere destinata all’accoglienza dei migranti? Fa parte della fondazione voluta da Grayce Bradt, la moglie di Rosario Murabito, scomparsa anni fa, che la destinava a casa museo donandola al Comune. "L’amministrazione Pierucci sta violando le disposizioni testamentarie, grazie alle quali il Comune di Camaiore possiede la struttura", sostiene Claudia Bonuccelli, consigliera comunale di Fratelli d’Italia, che, per sostenere la sua tesi, si rifà direttamente a quanto contenuto nel testamento di Grayce. Il lascito prevedeva infatti di destinare al Comune il palazzo di Casoli, compreso tutto il contenuto e le opere d’arte, con un onere preciso.
"Adibire la struttura all’accoglienza dei migranti, oltre che inopportuno, viola quindi le disposizioni testamentarie, il che potrebbe addirittura far perdere al Comune la proprietà; l’articolo 648 del Codice Civile stabilisce, infatti – prosegue la Bonuccelli – che nel caso dell’inadempimento dell’onere previsto nel testamento, l’autorità giudiziaria può pronunciare la risoluzione della disposizione testamentaria, non essendo adempita la volontà del testatore. Prima di destinare un’unità immobiliare all’interno di Villa Murabito per il Sistema di accoglienza e integrazione, come stabilito da una recente delibera di Giunta, sarebbe bastata una semplice verifica e forse, mi permetto di aggiungere, anche un minimo di buon senso".
Un patrimonio culturale notevole, riconosciuto e apprezzato da esperti e appassionati, che avrebbe tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento importante a livello artistico. "Ma l’Amministrazione, anziché lavorare a un progetto di riqualificazione e far nascere finalmente il museo Murabito, destina la struttura ai migranti. Tutto questo, come al solito, senza nessun dialogo e confronto con i cittadini, che devono semplicemente subire queste decisioni – chiude la consigliera – Voglio anche anticipare la facile strumentalizzazione che potrebbe dare il centro sinistra alle proteste dei residenti: qui non si tratta di razzismo o di opposizione al flusso dei migranti, ma dell’utilizzo di un patrimonio, lasciato al Comune con una precisa funzione del tutto disattesa. L’Amministrazione Pierucci, anziché pensare alla valorizzazione, sembra essere impegnata nella dequalificazione e svalutazione della Villa e della frazione di Casoli in generale".
Isabella Piaceri