Lo chiamavano il Contadino. Benché in tasca avesse una laurea (honoris causa). Ma tant’è. Nei palazzi della finanza milanese o in quelli della politica romana, con un po’ di spocchia, restava il Contadino. Anche se di soprannomi ne aveva mille altri: da il Tuffatore (quello con cui, si racconta, avesse conquistato Idina, la donna della sua vita) a Il Pirata (e non solo per la passione per le barche a vela). Anche se quello più giusto resta il Visionario (se avete un po’ di pazienza capirete perché). Ma, poi, arrivò quella afosa mattina del 23 luglio 1993. Un colpo di pistola alla tempia. In camera sua. In un palazzo decisamente più promettente: Belgioioso.
CronacaIl Contadino e l’ambiente ritrovato