Sono ancora una quarantina le persone sfollate dopo il tremendo fortunale che ha colpito Torre del Lago. Alle quindici evacuate negli attimi immediatamente successivi alla bufera, si sono aggiunte quelle per le quali è arrivata la certificazione di inagibilità in seguito ai controlli dei vigili del fuoco nei giorni successivi. La maggior parte degli sfollati – una trentina di persone in tutto – ha trovato ricovero da parenti e amici; sono dieci, invece, i soggetti presi in carico direttamente dal Comune.
Nel frattempo, i lavori procedono a ritmo serrato: l’intervento del Comune, tramite Sea Ambiente, ha permesso fin dai primi giorni di rimuovere calcinacci e tagole distrutte dalla strada; e a seguire è stato possibile riaprire il sottopasso. Anche i privati si sono messi sotto fin da subito per rimettere in agibilità le proprie abitazioni, anche se resta aperta la partita dei ristori. I preventivi raccontano di nodi non semplici da sciogliere: "Si va sui 10-15 mila euro – racconta un abitante, al momento ospite dal figlio – e non sono neanche uno dei più danneggiati. Ho il tetto rovinato: è stato coperto con un telone e stiamo aspettando il via libera dall’ingegnere dei vigili del fuoco per poter rientrare a casa".
Decine di migliaia di euro per le abitazioni adiacenti all’epicentro del downburst: per chi invece ha subito danni peggiori, logicamente, la cifra è destinata ad alzarsi. Non si parla volentieri di cifre, tra gli evacuati. Si attende con trepidazione il via libera, che in alcuni (pochi) casi si intravede all’orizzonte. "Dei preventivi si occupa il geometra che sta seguendo le mie pratiche – spiega un altro residente –; i tempi per il rientro a casa? Mi hanno puntellato tutto e al momento l’immobile dovrebbe essere in sicurezza. La comunicazione mi è arrivata ieri sera (mercoledì per chi legge; ndr), ma per adesso sono rimasto ospite da un parente. Casa mia è stata una delle più danneggiate in assoluto: Il fortunale mi ha completamente scoperchiato il tetto". Il conto alla rovescia per il rientro a casa è partito. Ma sullo spicchio di Torre del Lago colpito dalla bufera continua a gravare un punto di domanda: arriveranno i soldi dei ristori?
Daniele Mannocchi