
Tempi dilatati a dismisura rispetto agli annunci iniziali della giunta, con effetti nefasti soprattutto per il traffico, in tilt per...
Tempi dilatati a dismisura rispetto agli annunci iniziali della giunta, con effetti nefasti soprattutto per il traffico, in tilt per almeno sei mesi. Ad attaccare il cantiere per il nuovo sottovia di via Alpi Apuane, avviato mercoledì scorso (nella foto), è il coordinamento di "Seravezza Progressista", che augura "buon lavoro" a tutti (ditta incaricata, responsabili di cantiere e amministrazione comunale) puntando però il dito su varie magagne. "Spero che l’opera si realizzi senza intoppi – dice il coordinatore Guglielmo Neri – ma su questo progetto ci sono alcune gravi incongruenze. Cronoprogramma alla mano, ad esempio, il traffico su via Alpi Apuane verrà interrotto dall’inizio della fase di demolizione del cavalcavia fino alla fase di ultimazione dei lavori, per un periodo stimato di almeno sei mesi. È un’interruzione di gran lunga superiore alle rassicurazioni ricevute per anni dal sindaco, che ha decantato il sottovia come un’opera capace di preservare la funzionalità di un’arteria cruciale per il nostro Comune. Diciamo ’sì’ al progetto e ’no’ alla superficialità nella pianificazione e nella comunicazione su un cantiere che sarebbe dovuto partire nel 2022: ora si brancola nell’incertezza, col rischio di un corposo aumento dei costi".
Mentre Neri sottolinea che con il vecchio progetto ci sarebbe stato un nuovo cavalca-ferrovia pronto già nel 2025 ("i tempi di realizzazione erano di 540 giorni contro i 731 dell’attuale progetto"), Michele Infantolino, anche lui del coordinamento, parla di "sconcertante leggerezza" in merito alla gestione politica sul sottovia, "proclamato in campagna elettorale, con enfasi demagogica , come unica panacea utile a evitare disagi per l’intero Comune – dice – mentre si palesa per ciò che è sempre stato: un miraggio elettorale".