REDAZIONE VIAREGGIO

I colori di fiori e coriandoli. Poesie di Ivetta al chiosco

L’anziana titolare della rivendita davanti al cimitero scrive versi tristi e gioiosi "Racconto la vita vera, non quella patinata delle tv e dei siti social web".

I colori di fiori e coriandoli. Poesie di Ivetta al chiosco

È la poetessa dei fiori. È Ivetta Barsotti, 75enne floricoltrice nata a Stiava ma cresciuta fin da bambina a Viareggio, che da trent’anni scrive poesie che colleziona ed espone al suo chiosco di fiori “Da Manuela” in via Marco Polo davanti all’entrata del Cimitero Comunale. Ivetta è nata proprio tra i fiori: a soli 11 anni lavorava già alla Migliarina, dove con la famiglia coltivava garofani, gladioli, lilium, rose e tutto quello che riguarda questo splendido mondo multicolor. “Per me era un sogno – ricorda – perché ci stavo bene, era il mio paradiso, era già il mio mondo”. Oggi, a distanza di più di 60 anni, Ivetta continua a lavorare nel chiosco di famiglia creando composizioni. “Ho cominciato a scrivere su un quaderno i miei pensieri. Per mia figlia erano poesie bellissime, e così ho continuato a scriverle e ad esporle”

Cosa ti ispira?

“Ogni giorno è diverso, mi nutro di tutto: dai momenti belli e da quelli brutti della vita, dal mondo colorato dei fiori nel quale vivo e lavoro e da Viareggio che amo: il suo mare, la campagna, fino al Carnevale che mi ha ispirato diverse liriche”.

Hai mai fatto un incontro per presentarle?

“Per ora no, ma una volta una cliente le lesse e le recitò nella sacrestia della chiesa di San Paolino. Facendo emozionare tutti i fedeli”.

Di cosa parlano i tuoi versi?

“Sono generalmente tristi, perché metto su carta quello che provo raccontando la vita vera, non quella patinata della televisione e dei social”.

In questi giorni cosa scrivi?

“Ovviamente poesie sul Carnevale. Profumo di zucchero parla di Viareggio che s’è fatta bella per Burlamacco, e ci vuole regalare la sua magia dopo che i maghi della cartapesta hanno lavorato un anno intero. Mille maschere ci fanno l’occhiolino, i colori sono quelli dell’arcobaleno e tutti ci danzano intorno tra profumo di zucchero filato e bomboloni caldi. Una marea di gente con il naso all’insù, incantata ed ammaliata da sguardi beffardi, si lascia andare e dimentica tutto il brutto della vita. Mettetevi una parrucca, fatevi stordire di allegria, abbracciate qualcuno e vi sorriderà. Questa è la magia che il Carnevale ci vuol regalare”.

La prossima?

“Per San Valentino, la esporrò al chiosco per la gioia degli innamorati”.

Dario Pecchia