MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

La battaglia contro la Sla. Una carrozzina per Rebecca

È il dono della comunità del Varignano che sta lottando insieme a lei. Il parroco don Luca: "Il diritto agli ausili deve essere garantito a chi ha bisogno.

Il parroco del Varignano Don Luca insieme ad Athos Catassi

Il parroco del Varignano Don Luca insieme ad Athos Catassi

"Siamo qui a festeggiare un evento straordinario, ma con la speranza che possa diventare ordinario". All’ombra dei giardini dell’oratorio del Varignano, Don Luca, parroco della chiesa della Resurrezione, ha benedetto così la consegna di una carrozzina dotata di un cingolato e capace di abbattere l’80% delle barriere architettoniche acquistata per Rebecca grazie all’impegno del quartiere. L’ha fatto con parole delicate ma decise, sottolineando sì "L’importanza del dono", quello che rende un insieme di persone una vera comunità; ma anche il dovere di impegnarsi "affinché il diritto ad avere gli ausili necessari per vivere appieno la vita non sia qualcosa di straordinario. Ma di ordinario, e garantito a tutti coloro che ne hanno bisogno".

Come Rebecca, appunto. Una ragazza di 24 anni, minuta ma tosta, che di mestiere faceva il corriere. Avanti e indietro sul furgone, con pacchi da caricare e scaricare; fin quando la malattia si è affacciata nella sua vita. E quella che sembrava una banale slogatura alla caviglia, si è svelata come Sla. La sclerosi ha progressivamente intrappolato il suo corpo, ma non la voglia di essere libera. Di andare ovunque, anche a pranzo dalla zia Patrizia come faceva sin da bambina; ma che vive al terzo piano di un condominio con un ascensore troppo piccolo per contenere la carrozzina con la quale Rebecca oggi si sposta. E quelle barriere, che col tempo si sono fatte insormontabili, sono state abbattute grazie alla solidarietà.

"Abbiamo bussato alle porte delle istituzioni, abbiamo provato anche con le associazioni... cercando un mezzo, anche in comodato d’uso, per rendere la vita di Rebecca un po’ più semplice" racconta Athos Catassi, anima dell’oratorio di quartiere. Oltre un mese e mezzo di ricerche, "Ma alla fine – dice – sembravamo finiti in un vicolo cieco". Per questo dalla parrocchia della Resurrezione è stata aperta una raccolta fondi, "L’unico modo per avere questa carrozzina speciale, che non viene passata dal servizio sanitario, era acquistarla privatamente. E nel giro di una settimana e poco più, con il passaparola che dal Varignano si è allargato a tutta la città, sono state raccolte le risorse necessarie". Ieri pomeriggio, con una piccola cerimonia, a Rebecca è stato consegnato il mezzo. Capace di salire e scendere agevolmente gli scalini, di superare gran parte di quegli ostacoli quotidiani che si incontrano ovunque. Capace di restituirle la libertà, che dovrebbe essere un diritto di tutti.