REDAZIONE VIAREGGIO

"Ghiselli mi lasci fuori". Intanto la giunta trema

L’assessore Galleni replica al consigliere rigettando l’appellativo di ’transfuga’ "Sono passata al gruppo di Murzi in totale autonomia, libera da diktat politici".

L’assessore Galleni replica al consigliere rigettando l’appellativo di ’transfuga’ "Sono passata al gruppo di Murzi in totale autonomia, libera da diktat politici".

L’assessore Galleni replica al consigliere rigettando l’appellativo di ’transfuga’ "Sono passata al gruppo di Murzi in totale autonomia, libera da diktat politici".

"Ghiselli non mi tiri in ballo, le nostre storie sono differenti: io ho sempre agito in autonomia e lontana da diktat politici". Interviene direttamente l’assessore Elisa Galleni, già difesa a spada tratta dal sindaco Bruno Murzi dopo che il consigliere Enrico Ghiselli ha ricordato come anche lei sia stata ’transfuga’. "Nel 2017 – ricorda Galleni – fui eletta nella lista di Michele Molino. Dopo circa 3 anni il gruppo Obiettivo Forte fu sciolto per divergenze sul comportamento da tenere verso alcuni progetti della amministrazione comunale, proprio dal consigliere Molino che nel 2020 formò un gruppo autonomo. Due giorni dopo formai un gruppo autonomo che portava il mio nome rimanendo all’opposizione fino a quando decisi di appoggiare la maggioranza di Murzi. Nessuna somiglianza con la vicenda di Ghiselli che oggi decide di passare all’opposizione, mentre il candidato sindaco con cui è stato eletto continua ad amministrare. Ho sempre agito in autonomia nelle mie scelte, libera da diktat politici e lontana, come invece per altri, da passati amministrativi, mettendo la faccia e candidandomi apertamente, alle successive elezioni nel 2022, con Noi del Forte dove sono stata legittimata dal voto. Oggi convinto delle sue scelte, Ghiselli ne risponda come ho fatto io, senza ricercare improbabili similitudini".

Tra accuse, veleni e battibecchi, la maggioranza si trova ad affrontare un altro scossone con la presa di distanze di Ghiselli che va a ridisegnare un po’ gli equilibri. Evidentemente carico di recriminazioni da esternare, nelle prossime ore potrebbe lanciare altri siluri dalle file di un’opposizione che oggi se la gioca quasi alla pari (6 elementi contro 7 di maggioranza). Pure il gruppo Amo Forte si trova quindi in balìa del consigliere Robespierre che in passato tanto aveva contestato anche la giunta Buratti (basti ricordare quando Ghiselli si incatenò a Palazzo Quartieri per criticare il progetto di realizzarvi fondi commerciali) e che oggi però è unico apripista per tentare di sfondare il fortilizio Murzi. O forse non è da solo, visto il prolungato silenzio della consigliera Simona Seveso, altro elemento confluito in minoranza, e sicuramente utile alleata nella contromossa.

Francesca Navari