
L’edicola chiusa in piazza D’Annunzio. Sotto, la gastronomia “Lando“ in via don Bosco
Senza gli operai intenti a ristrutturare il caffè “Turandot“, quello di ieri sarebbe stato un venerdì in cui a Fiumetto c’erano più oche per la strada che umani a giro. Colpa delle saracinesche, tutte storiche tra l’altro, che stanno continuando ad abbassarsi desertificando il tessuto commerciale di una frazione che potrebbe vivere di rendita con la Versiliana ma che vede, al contrario, tante realtà spegnersi come candeline. Soprattutto nella zona più a mare formata da piazza D’Annunzio, via Carducci e via don Bosco. Un’autentica morìa, senza nessuna esagerazione, quella che si sta consumando davanti agli occhi di residenti e turisti. Due anni fa era toccato al barbiere “Piero“ dopo 60 anni, e dopo un periodo di relativa calma negli ultimi tempi hanno chiuso in tanti.
Poche settimane fa si era arresa l’edicola in piazza D’Annunzio e di recente hanno fatto altrettanto due istituzioni come il biciclettaio “Maggi“ in via don Bosco e la merceria “Laura“ in via Carducci, quest’ultima dopo 31 anni (ma in quei locali le prime attività risalgono agli anni ’60). Ha rischiato grosso anche la pizzeria “Mariolino“, sempre in via Carducci, ma i cartelli affissi sulle vetrine annunciano un cambio di gestione e una prossima riapertura. Tornando in via don Bosco, oltre al biciclettaio “Maggi“ potrebbe fare la stessa fine l’adiacente gastronomia enoteca “Lando“. I titolari hanno deciso da tempo di cedere l’attività per motivi personali e anagrafici, pure in questo caso a conclusione di un ciclo che a Fiumetto ha fatto storia. Basti pensare che Lando aveva iniziato come garzone nel 1967, per poi rilevare l’attività nel 1973. Sulla carta la parola “fine“ arriverà il 31 dicembre, alla scadenza naturale del contratto, ma ci sono in ballo un paio di trattative che potrebbero scongiurare questo epilogo. Interessamenti che potrebbero concretizzarsi questo mese: staremo a vedere. Allo stato attuale, pertanto, residenti e turisti si trovano senza giornali, bici, giochi e prodotti per il mare.
Già, l’edicola. I rumors dicono che potrebbe essere trasformata in una porchetteria, ma ci sono vari passaggi urbanistici da affrontare. "A nostro parere – intervengono i titolari della limitrofa agenzia immobiliare ’Carducci’, attiva da 35 anni – al posto dell’edicola andrebbero allestiti un punto informazioni, fondamentale anche per la Versiliana, e un bancomat. Senza contare i taxi, praticamente assenti nonostante i tanti alberghi della zona. Sono i servizi che la gente chiede di più: speriamo che Fiumetto possa rinascere".