“Figlia vessata dalla madre”. L’odissea di un padre

L’uomo ha ottenuto dal tribunale la custodia ma la donna non lascia la casa: "La mia ex moglie le versa acqua e rifiuti sul divano letto e non provvede a lei"

Dispetti e vessazioni raccontate da un padre che non riesce a riunirsi alla figlia

Dispetti e vessazioni raccontate da un padre che non riesce a riunirsi alla figlia

Forte dei Marmi (Lucca), 12 maggio 2023 – Giovanni è un padre disperato. Protagonista di una storia controcorrente: il giudice ha infatti disposto il "collocamento prevalente" di sua figlia minorenne presso di lui dopo una battaglia legale, nella casa dove però vive la ex moglie. Che dall’appartamento non esce. E così l’uomo è costretto ad ascoltare con un senso di impotenza gli sfoghi della ragazzina che con la mamma non vuole stare. Giovanni ha lasciato quella casa a Forte dei Marmi nel 2017 quando ha divorziato, convenendo di dare mensilmente 300 euro nelle mani della ex moglie per la figlia piccola, e di versarne altri 300 sul conto dell’altro figlio maggiorenne. Ma un paio di anni fa i rapporti madre-figlia si fanno difficili: la prima mostra ostilità verso il fidanzatino e i litigi con la ragazza, anche violenti, si fanno continui. Tanto che nell’ottobre 2022 proprio la figlia, da sola, va a chiedere aiuto alla polizia. "Mia figlia mi ha raccontato di essere stata percossa e i segni erano evidenti – racconta il padre – e di essere costretta a dormire nel divano letto. Ho cercato di calmarla cercando soluzioni a conseguenze di non poco conto: ha dovuto cambiare scuola andando in un liceo più vicino per stare più tranquilla visto che aveva malesseri in classe, le ho ricomprato tutti i libri ottenendo finalmente un buon rendimento. La svolta è stata quando la polizia mi ha chiamato dicendo che la ragazza era andata a sfogarsi in commissariato, invitandomi ad accompagnarla per formalizzare denuncia querela. Sono stati così attivati i servizi sociali e questa odissea ha avuto un primo epilogo lo scorso 15 aprile quando il giudice Fontanini ha assegnato a me la casa con affidamento prevalente di mia figlia ’rilevato che l’ascolto della minore ha fatto emergere un dissidio permanente grave e foriero di forte disagio per la stessa, ormai del tutto insofferente al protrarsi della convivenza con la madre’. Quest’ultima è stata condannata a versare 190 euro al mese". Ma la storia non finisce qui. "Infatti la mia ex moglie non ha lasciato la casa – prosegue – e continua a fare dispetti a mia figlia: le getta sporcizia nel divano letto o versa acqua, non le lascia neppure niente da mangiare. La ragazza è seguita da una psicoterapeuta e prende integratori per dormire. Ho titolo per tutelare figlia ma, nei fatti, sono impotente"