DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Fiamme e paura al Portone. Incendio divora canneto

L’innesco in autostrada dopo lo scoppio del pneumatico di un camion . Distrutti mezzi della “Varia costruzioni“: danni per centinaia di migliaia di euro.

Le fiamme si sono sprigionate nel canneto che separa l’autostrada da via Saponiera

Le fiamme si sono sprigionate nel canneto che separa l’autostrada da via Saponiera

Lo scoppio del pneumatico di un camion che transitava in autostrada diretto a nord, l’innesco dell’incendio nella sterpaglia del guard-rail lato monti, le fiamme che divorano 700 metri quadri di canneto danneggiando i mezzi di una ditta edile e il miracoloso salvataggio dei cani ospiti di un rifugio. L’inferno si è scatenato ieri intorno alle 13 in zona Portone, nella zona-cuscinetto tra la corsia autostradale in direzione Genova e via Saponiera, con i vigili del fuoco di Viareggio e Pietrasanta che hanno avuto il loro gran daffare per domare le fiamme. Sulle prime era stato ipotizzato lo sconsiderato gesto di una sigaretta gettata da un’auto, ma la polizia stradale, intervenuta sul posto insieme alla Salt, ha accertato che la causa è stato lo scoppio del pneumatico di un camion. Versione che gli agenti hanno fornito alla ditta “Varia costruzioni“, la più colpita a livello di danni visto che le fiamme hanno distrutto una costosissima fresa per scarificare il manto stradale, più vari cingoli di gomma, per un valore complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro.

L’incendio ha causato inoltre alcuni problemi alla linea elettrica, per poi avvolgere una casa abbandonata e lambire le gabbie del rifugio per cani gestito dall’associazione “Nati liberi“ e che attualmente ospita 15 amici a quattro zampe. "Se sono tutti vivi – racconta l’avvocato Michela Bertolozzi, prersidente dell’associazione – è grazie alla nostra Anna che era di turno e alle 13 mi ha chiamato dicendo di vedere del fumo tra il rifugio e la retrostante autostrada. Insieme a tanti altri volontari ci siamo fiondati al rifugio col cuore in gola, ma per fortuna al nostro arrivo c’erano i vigili del fuoco. Le fiamme erano già arrivate alle gabbie e senza la presenza di Anna, che li ha subito messi in salvo, i cani avrebbero rischiato di fare una brutta fine". Sia i cani che le attrezzature sono stati poi spostati verso monti per motivi di sicurezza. Le operazioni di bonifica sono proseguite fino a pomeriggio inoltrato.