
di Martina Del Chicca Dopo dieci anni, di quel teatro e di quelle canzoni che hanno attraversato e fatto pensare l’Italia del Novecento rievocate nelle strade del borgo, Camaiore dice addio al “Festival Gaber“. E Viareggio, dove il Festival del teatro-canzone è nato per non disperdere la ricchezza di quella musica da ascoltare, sarebbe pronta a riaccoglierlo. Magari proprio nella sua culla, dove “il Gaber“ è nato: alla Cittadella. Tra il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, e la Fondazione Gaber potrebbero avviarsi le trattative per riportare a casa il Festival nell’anno del ventennale della scomparsa del Signor G; mentre di là dal Fosso dell’Abate, dove Gaber aveva scelto di vivere e dove si è spento, si consuma l’addio definitivo. "Non senza rammarico – spiega il sindaco di Camaiore Marcello Pierucci – abbiamo fatto i conti con la scelta della Fondazione Gaber di non raccogliere le richieste di rigenerazione del progetto e di rivolgere altrove le proprie ambizioni future. Un atteggiamento che considero poco rispettoso per il legame di Camaiore con Gaber e per il ruolo giocato negli anni dalla nostra città nel ricordare e omaggiare l’artista". La Versilia entrò nella vita di Giorgio Gaber dopo l’incontro con Sandro Luporini, in...