
Etoiles e solisti del San Carlo In scena il balletto delle emozioni
PIETRASANTA
Il Teatro la Versiliana propone alle 21.30 un’altra prima nazionale: il Gran Gala di Danza, direzione artistica Alessio Carbone. Etoiles e solisti del Teatro San Carlo di Napoli. A Alessio Carbone il motto "di padre in figlio" calza a pennello per la sua storia artistica, etoile della danza a livello internazionale, primo ballerino dell’’Opéra di Parigi“ dal 2002 al 2019. Oggi vive a Venezia, libero professionista dello spettacolo. È nato a Stoccolma 45 anni “per caso“, perché i genitori Giuseppe Carbone e Iride Sauri avevano portato l’arte della danza in Svezia. Da loro ha ereditato l’arte e la passione per il ballo. Oggi porta alla Versiliana uno spettacolo che è un abbraccio di emozioni.
È vero che da adolescente voleva fare il calciatore?
"È così. Tiravo calci al pallone e poi andavo a esercitarmi nella scuola di danza dei miei genitori a Venezia dove sono cresciuto. Poi è scattata la scintilla per la danza".
Quando è successo?
"Avevo 12 anni e sono entrato all’Accademia della Scala dove ho visto una interpretazione del Lago dei Cigni di Nureyev. Mi sono detto voglio danzare e interpretare Il Lago dei Cigni".
Un sogno diventato realtà?
"Certo anche se ogni volta che ho intepretato questa opera ho avuto il ruolo del “cattivo“".
Cosa è per lei la danza?
"La danza mi ha permesso di fare un lavoro che per me non è un lavoro nel senso classico. Quando ero primo ballerino e camminavo negli spazi dell’ Opéra per me era vivere il sogno, la passione. Ho sempre vissuto il percorso artistico come un percorso privilegiato anche se richiede impegno e grandi sacrifici"
Ha tre bambini se uno scegliesse la danza sarebbe contento?
"William ha 9 anni, Leonardo 7 e Charlotte 2 e mezzo. Se uno di loro scegliesse la danza sarebbe per la mia famiglia la terza generazione. Sarà una scelta loro: dovranno valutare i lati belli e sono tanti di questo mestiere senza sottovalutare gli aspetti difficili, duri. Aspetti che gli spettatori non vedono e non conoscono"
Che ruolo ha la danza nelle arti e oltre la danza in cosa crede?
"È sogno, emozione, poesia. Sentimenti che porto nello spettacolo della Versiliana dove mi esibisco per la terza volta. Parimenti c’è la famiglia, leggo libri di danza". E a passo di danza con 11 ballerini prenderà il pubblico per mano.
Maria Nudi